La scadenza – posticipata da maggio – era prevista per il 31 luglio. Ma è di queste ore l’approvazione, a maggioranza, del bilancio di previsione 2023-2025 da parte del Consiglio comunale di Palermo, per un miliardo e 300 milioni per ognuno dei tre anni. Il Bilancio deriva dall’accordo con lo Stato firmato sei mesi fa, dalla rimodulazione del Piano di riequilibrio pluriennale che è stato approvato il 29 maggio e del Dup, il Documento unico di programmazione, varato giovedì scorso in Sala delle Lapidi, sempre con il voto contrario delle opposizioni.
“Dopo tre anni, il Comune torna ad avere un Bilancio per l’annualità corrente. L’approvazione di oggi – spiega il sindaco Roberto Lagalla – rappresenta un passaggio fondamentale per la città, per il quale questa giunta, insieme all’apporto degli uffici, ha lavorato con grande impegno fin dal suo insediamento per rimettere Palermo sui binari dell’assestamento economico ed evitando, così, il dissesto. Aver varato il documento finanziario – sottolinea – significa liberare finalmente la spesa per aumentare il livello di servizi ai cittadini, oltre ad appostare risorse di avanzo, ad esempio, sulla manutenzione dell’edilizia scolastica e delle strade o sul verde. Inoltre, il Bilancio permetterà di proseguire con i bandi e le assunzioni e, dunque, con il potenziamento di una macchina comunale che necessita di nuove risorse umane e con l’ultimo passaggio del Consuntivo 2022, auspicabilmente da approvare entro la fine di agosto, il Comune riuscirà a liberare nuove risorse per ulteriori investimenti”.
“È il primo bilancio che declina le misure del piano di equilibrio – commenta Carolina Varchi, vicesindaco con delega al Bilancio – ed è lo strumento necessario insieme al consuntivo del 2022, che porterò in giunta tra pochi giorni, per fare ripartire concorsi e investimenti a Palermo”.
A nome delle opposizioni, Mariangela Di Gangi del gruppo Progetto Palermo ha motivato oggi il voto contrario con la “mancanza di attenzione agli ultimi della città”.
“Salta immediatamente all’occhio – scrivono in una nota congiunta Pd, Progetto Palermo, M5s e Gruppo misto – come la spesa prevista su settori fondamentali, quali le politiche sociali e per l’inclusione, l’istruzione e il diritto allo studio o ancora il diritto all’abitare e la protezione civile, sia inferiore a quella degli anni passati. Inoltre, dalle dichiarazioni e dai provvedimenti della vicesindaco, appare chiaro l’intento dell’amministrazione che è quello di non rilanciare le società partecipate, lasciando spazio al timore delle privatizzazioni. Ed è preoccupante che i fondi extra comunali non siano inseriti a bilancio perché la programmazione non è, evidentemente, ancora completa. La valutazione che quindi possiamo dare come forze di minoranza non può che essere negativa, soprattutto se da affidare ad una programmazione presunta e sconosciuta di fondi da confermare. Ciò nonostante non possiamo che essere soddisfatti dell’accoglimento da parte dell’aula di una nostra proposta che riguarda le scuole. È stato infatti approvato il nostro emendamento per incrementare il fondo per le manutenzioni degli impianti di riscaldamento. La città da oggi in poi deve sapere che l’amministrazione Lagalla non ha più scuse: ogni disservizio non sarà più causato da conti non in ordine, ma da una politica incapace di trovare soluzioni”.
Per completare l’assetto economico e contabile manca, dunque, solo il Consuntivo 2022. La sfida dell’amministrazione parte da quanto scritto dallo stesso ragioniere generale Bohuslav Basile. L’equilibrio di bilancio è garantito solo “alla condizione che le partecipate non producano perdite di esercizio o nuovi disallineamenti, pena la compromissione del risanamento dell’Ente”. Un’attenzione già chiesta anche dai Revisori dei conti. La Giunta ha, quindi, costituito un organismo tenuto a monitorare i conti delle aziende partecipate, per migliorare i servizi a parità dei corrispettivi.
Intanto, secondo il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo e l’assessore con delega al Patrimonio Andrea Mineo, “l’approvazione del bilancio di previsione è il punto di arrivo del complesso lavoro di assestamento dei conti e delle finanze del Comune iniziato a giugno dello scorso anno”, rendendo così ufficiale l’uscita “dall’emergenza finanziaria ereditata”.
“Un lavoro – prosegue Tantillo – che in poco più di dodici mesi ha allontanato il baratro del dissesto e che proprio per questo rappresenta un nuovo inizio, l’avvio di una nuova fase che, anche grazie alla capacità di intercettare fondi extra-comunali, permetterà di dare uno slancio ai servizi e alla capacità di spesa del Comune, di cui è simbolico l’avvio di nuove assunzioni”.
“Finalmente la città di Palermo comincia ad assumere alcune certezze sulla disponibilità economica e finanziaria cosi da iniziare a pianificare gli interventi partendo dalla certezza dei conti. Sono particolarmente soddisfatto di aver indirizzato insieme alle altre forze politiche presenti in aula – afferma il capogruppo ed esponente nazionale di Azione Fabrizio Ferrandelli – le poche somme disponibili agli interventi per gli impianti scolastici, cosi da poter garantire un inizio di anno dignitoso, sperando di scongiurare le scene agghiaccianti dell’anno scorso. Adesso attendiamo gli altri strumenti finanziari così da poter imprimere una accelerazione a tutte le altre politiche di cui la città ha bisogno, dai contratti di servizio delle aziende controllate per garantire i servizi alla cittadinanza, agli investimenti infrastrutturali, alla modulazione della spesa sociale”.
“Con l’approvazione in consiglio del bilancio previsionale 2023-2025 – sottolinea il consigliere di FdI e presidente della commissione Urbanistica Antonio Rini – l’amministrazione Lagalla imprime un indirizzo netto e irreversibile verso il ritorno alla normalità. È evidente che non è possibile parlare di programmi e servizi per la città senza l’adozione dello strumento contabile, per questa ragione indefessamente l’assessore al ramo Carolina Varchi lavora da mesi, insieme al sindaco e agli uffici preposti per questo obiettivo. Oggi – prosegue – l’approvazione della delibera è una buona notizia. Adesso finalmente si potrà dare avvio alla spesa per rispondere alle numerose criticità della città e provare a dare soluzioni ai tanti problemi derivanti dalla mancata programmazione a causa della spesa bloccata da anni. Il gruppo di Fratelli d’Italia, grazie anche alla sinergia col Governo nazionale, è pronto per far ripartire Palermo”.