La lunga marcia di avvicinamento alle Europee mette insieme tanti piccoli tasselli intermedi e sviluppa una prospettiva a incastro, che riguarda in particolare i partiti, anche più piccoli, del centrodestra. Tra le ipotesi che sono state rilevate nelle ultime settimane, è venuta fuori la possibilità di eventuali ricollocazioni di “big” cuffariani in liste con i simboli, tra cui Forza Italia, o addirittura di potenziali flirt con la Lega in Sicilia.
Proprio a proposito di Bruxelles, c’è chi fa notare a Schifani che l’idea di una lista unica con la Democrazia Cristiana non mette i forzisti al riparo da potenziali brutte sorprese: nel caso di un solo seggio l’alleanza potrebbe premiare in termini di preferenza “l’ospite” messo in campo. La riflessione politica dentro Fi tuttavia è necessaria dopo la morte di Silvio Berlusconie si svilupperà certamente con più incisività alla ripresa dopo la pausa sotto l’ombrellone.
L’altro tema di sponda, che comunque rimane collegato all’attuale, riguarderebbe le turbolenze in casa Dc. In fibrillazione, dentro il gruppo parlamentare all’Ars, sarebbero Carmelo Pace e Ignazio Abbate, che puntano a un posto nella giunta Schifani magari avvicendandosi con i colleghi Andrea Messina e Nuccia Albano. Anche perché si starebbero valutando nuovi ingressi nel gruppo dei moderati, per organizzare e strutturare la crescita su tutto il territorio, visti i risultati elettorali delle ultime amministrative e regionali. Si ricorderà il recentissimo bentornato all’ex leghista Carmelo Pullara.
Ma c’è di più, la disponibilità del segretario nazionale a concedere spazi nel partito potrebbe allargarsi fino ad accogliere due deputati dell’Assemblea regionale siciliana eletti nelle liste di Cateno De Luca. I “boatos” vorrebbero tra gli scontenti Salvo Geraci di Sicilia Vera, e Davide Vasta di Sud chiama Nord. Ingressi che incrementerebbero il bacino di consensi di Cuffaro. Strategie politiche da mettere in atto quanto prima, ricordando l’importante appuntamento elettorale: le Europee a cui tutti già da settimane guardano con incessante interesse.
Il diretto interessato, Davide Vasta, replica a ilSicilia.it e nega la possibilità di una intesa con la Dc di Cuffaro: “Smentisco con forza la notizia di un mio avvicinamento a Totò Cuffaro e al suo partito – dichiara il deputato all’Ars di ‘Sud chiama Nord’ Davide Vasta – Non c’è stata alcuna interlocuzione con la Dc e con nessun altro partito o movimento. La mia collocazione politica è ferma e salda. Smentisco, inoltre, che ci siano malumori o frizioni con Cateno De Luca. Anzi, all’interno di Sud chiama Nord siamo sempre più uniti e compatti. Il nostro partito cresce di giorno in giorno e, nel corso della recente festa di Sud chiama Nord a Fiumedinisi e a Taormina, abbiamo riscontrato un crescente entusiasmo attorno al progetto politico di Cateno De Luca”.
