Giovedì 3 agosto l’A20 sarà chiusa dalle 6 alle 8 in entrambe le direzioni tra Rometta e Messina per consentire la demolizione dell’impalcato di Giostra del viadotto Ritiro (QUI). Per i messinesi e per quanti risiedono nei comuni della fascia tirrenica è l’ennesima giornata di disagi che si aggiunge ai 12 anni trascorsi.
Sulla questione interviene con un documento il neocostituito Comitato dei comuni di Villafranca Tirrena, Saponara e Rometta costituito dai tre sindaci Giuseppe Cavallaro, Giuseppe Merlino e Nicola Merlino, dai tre presidenti del consiglio comunale Riccardo Ramuglia, Maria Spidalieri e Franco Rizzo e dai consiglieri Alessandro Nava e Maria Catanzaro in rappresentanza del Comune di Rometta, Giusy Battaglia e Nicola Bertino in rappresentanza del Comune di Saponara e Gianfranco Ammendolia e Fabrizio D’Andrea per Villafranca Tirrena. E ancora, dai rappresentanti dell’associazionismo e dei sindacati Antonino La Rosa (Villafranca Tirrena), Dario Giacoppo (Saponara) e Michele Barresi (Rometta). Il documento è stato inviato alla prefetta di Messina, al presidente della Regione ed al ministro Salvini.
“Le comunità della zona tirrenica e tanti messinesi stanno vivendo l’ennesima estate di disagi e lunghe code sul tratto di A20 da Rometta a Messina divenuto un cantiere perenne – dichiara il presidente del comitato Nicola Merlino- e per questo il comitato appena costituitosi ha da subito richiesto un incontro al Prefetto di Messina manifestando al Ministero delle Infrastrutture, ai vertici della Regione Sicilia e al Cas l’intenzione di mobilitarsi per tutelare , finanche in sede legale , gli interessi e i diritti di cittadini e utenti da anni ormai penalizzati e limitati nel proprio diritto alla mobilità”.
Al danno dei disagi si aggiunge per i cittadini anche la beffa dei cantieri che, dopo l’esplosione di Giostra, chiuderanno per ferie, lasciando intatte le criticità soprattutto nei giorni da bollino rosso (esodo e controesodo e week end).
“Non andranno in ferie i disagi che proprio in quelle settimane di forte flusso turistico vedranno migliaia di veicoli spostarsi su quella tratta ormai da tempo ad unica corsia e con evidenti problemi di sicurezza. Non si mette in discussione il diritto delle ferie dei lavoratori della ditta esecutrice – continua il comitato – ma l’interruzione disposta a cuor leggero dei lavori per due settimane rappresenterebbe la cartina di tornasole di come vengano sistematicamente ignorati i disagi che patiscono gli utenti . In qualunque cantiere , anche per opere di minore importanza , la committenza imporrebbe alla ditta di non fermare i lavori per la pausa estiva garantendo sempre una turnazione del personale h24 al fine di non allungare i tempi di consegna . Ma il Consorzio Autostrade al contrario non si pone il problema dei ritardi di un’opera che doveva essere completata da anni tanto che da settimane in tutto il cantiere si vedono all’opera non più di cinque lavoratori . Un cantiere fantasma . La pazienza dei cittadini è finita e auspichiamo che SE il prefetto accolga l’invito a riceverci al fine di poter rappresentare tutte le istanze delle nostre numerose comunità pronte alla mobilitazione”.