“Oggi commemoriamo una doppia ricorrenza nel triste calendario dei morti per mano mafiosa: il trentottesimo anniversario dell’assassinio del commissario Ninni Cassarà, insieme all’agente di scorta Roberto Antiochia, e il quarantatreesimo dell’omicidio del Procuratore della Repubblica di Palermo Gaetano Costa. Cassarà e Antiochia caddero sotto i colpi di Kalashnikov, il magistrato fu ucciso in via Cavour, a pochi passi da casa. Una giornata che ci ricorda la drammaticità degli anni in cui le strade di Palermo erano insanguinate e i servitori dello Stato sterminati senza pietà in una lotta in cui la mafia sembrava invincibile e le istituzioni destinate a soccombere. Oggi il clima è cambiato e lo Stato ha messo a segno successi molto importanti, ultimo dei quali l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. Il sacrificio di chi ha perso la vita non è stato vano e anche se c’è ancora molto da fare per piegare definitivamente la mafia, la Sicilia respira la speranza di un futuro libero dalla criminalità organizzata. Sono date come quella odierna, in cui si ricorda una violenza inaudita, ad unire tutte le forze sane della nostra terra affinché mai più debba ripetersi”. Sono le parole del deputato regionale Marco Intravaia, componente della Commissione Regionale Antimafia, nel ricordare il commissario Ninni Cassarà insieme all’agente di scorta Roberto Antiochia, e il Procuratore capo della Repubblica di Palermo Costa, che era stato ucciso nello stesso giorno 5 anni prima.