Arrivano i primi dati sui percettori del Reddito di cittadinanza cosiddetti “occupabili” che hanno terminato il sussidio (dopo i sette mesi di fruizione previsti dalla legge di Bilancio per quest’anno). Si tratta di 112.545 soggetti in Italia, di cui più della metà è concentrata in tre Regioni.
La Sicilia è la prima regione per numero di persone che hanno perso il diritto al Reddito (si sta parlando di circa 38 mila famiglie) è penultima in classifica per i risultati del Piano Gol con solo il 20,3% delle persone prese in carico ricollocate.
Oltre il 55% (più di 62mila persone) sono dislocati in tre regioni del Sud:
- 25.979 in Sicilia
- 24.595 in Campania
- 11.622 in Calabria
Nel Lazio ad aver terminato, a luglio e agosto, il Rdc sono 9.200 persone, in Puglia 7.743, in Piemonte 5.985, in Lombardia 5.586.
Dati Anpal: Sicilia in difficoltà nel ricollocamento dei percettori
Le Regioni italiane più popolose e più povere del paese si trovano, in valore assoluto, il numero più alto di beneficiari del Reddito di Cittadinanza e presentano allo stesso tempo una maggiore quantità di chi lo sta perdendo, essendo quelle più in difficoltà e con meno posti di lavoro. La domanda di lavoro scarsa inevitabilmente rende complessa e difficile la collocazione di queste persone, in un contesto in cui i centri dell’impiego che presentano da anni una serie di criticità strutturali importanti, come la carenza di personale, di attrezzature e di competenze. Questo rende difficile il lavoro per cui sono delegati i Cpi: far incontrare domanda e offerta di lavoro nel proprio territorio.
Con le sostanziali modifiche al reddito di cittadinanza messe in atto dal Governo Meloni, dal primo settembre 2023 inizierà il Supporto alla formazione e al lavoro. Il nuovo percorso per tutti coloro che hanno perso il reddito, sono occupabili e di età compresa tra i 18 e i 59 anni con la formazione, finalizzata alla piena occupabilità. Per ottenere il miniassegno da 350 euro sarà necessario rispettare alcune regole, come la sottoscrizione del “Piano di attivazione digitale” per entrare tra gli occupati.
Oltre ai classici centri per l’impiego, accederanno alle liste anche le agenzie per il lavoro, gli enti e fondi bilaterali di formazione, i comuni, gli enti del servizio civile.
Questi i numeri sono stati comunicati dall’Anpal, subito dopo Ferragosto, alle singole regioni, come richiesto dal Governo.
Monitoraggio dell’ Attuazione del Programma GOL1: stato dell’arte al 30 giugno 2023
I dati della Sicilia dei beneficiari per target del programma GOL indica al 45,2% per percettori Rdc , e 4,4% per percettori Rdc+Naspi.
Il dato più alto tra le Regioni.
Fonte Dati Programma Gol: ANPAL158_al 30giugno2023.pdf
Degli oltre 112mila soggetti che hanno terminato il Reddito di Cittadinanza, circa 70mila persone (il 62%) risulta già preso in carico dai servizi per il lavoro, di cui 48.406 con il nuovo programma di politica attiva Gol, che ha ricollocato circa il 30% dei disoccupati.
Il restante 38% della percettori (42.683 unità) non ha una presa in carico attiva, e quindi adesso è chiamato a mettersi in moto per inserirsi in una misura utile alla sua futura occupazione. Nonostante un periodo in cui dati sul lavoro sono registrati in crescita, con un aumento soprattutto dei contratti a tempo indeterminato, emerge allo stesso tempo dall’indagine Excelsior di Unioncamere del mese di agosto 2023 (che trovate nell’articolo), l’eterno problema della ricerca di profili per le professioni di livello progettuale, scientifico e tecnologico.
Richieste che restano a lungo scoperte, con imprese che non riescono a trovare candidati adatti, un aspetto che interessa quasi un’assunzione su due, con una richiesta di oltre il 60%.
I numeri Anpal confermano un profondo e ampio divario territoriale e di risultati sul ricollocamento dei percettori del reddito di cittadinanza. In Sicilia ha riguardato solo 7.730 soggetti sui 25.979 che a luglio e agosto hanno terminato il reddito di cittadinanza.
Secondo posto per la Campania quasi 37 mila famiglie hanno perso il reddito mentre i dati sulle ricollocazioni raggiungono appena il 26,8%.
All’opposto i dati che riguardano invece il Veneto, su 1.702 soggetti senza più Rdc, 1.176 sono stati presi in carico quasi tutti con Gol, il Piemonte e la Lombardia.
La Garanzia per l’occupabilità dei lavoratori (Gol), misura del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), si stà confermando una misura che funziona in maniera efficace nel Nord Italia, dove i posti di lavoro sono in quantità maggiore, ma non nel Mezzogiorno che vive i costanti problemi di divario economico e professionale. I primi dati del piano Gol mostrano e confermano che lo squilibrio è evidente.
Bollettino Excelsior, manca il 48% dei lavoratori: Sos manodopera
nelle costruzioni, progettazione, ricerca e sviluppo, sistemi informativi
I dati presentati derivano dall’ ultima indagine Excelsior realizzata da Unioncamere in accordo con Anpal, relativa al mese di agosto 2023 in cui emerge che le entrate sono state di 293.090 nuove unità lavorative e un trend di difficoltà di reperimento del 48% in linea con i precedenti mesi.
L’industria nel suo complesso ricerca circa 84mila lavoratori e prevede 389mila assunzioni nel trimestre agosto-ottobre 2023. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di 56mila lavoratori nel mese e di 247mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie della meccatronica che ricercano 14mila lavoratori nel mese e 62mila nel trimestre, seguite dalle industrie alimentari, bevande e tabacco (12mila nel mese e 40mila nel trimestre) e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (10mila nel mese e 49mila nel trimestre). La domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni, poi, si attesta su circa 28mila assunzioni nel mese e circa 142mila assunzioni nel trimestre.
Sono invece 209mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e oltre 892mila nel trimestre agosto-ottobre. È il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego con quasi 62mila lavoratori ricercati nel mese e circa 200mila nel trimestre, seguito dal comparto dei servizi alle persone (poco meno di 38mila nel mese e circa 223mila nel trimestre), dal commercio (37mila nel mese e 162mila nel trimestre) e dai servizi operativi di supporto a imprese e persone (27mila nel mese e 106mila nel trimestre).
Aumentano su base annua la previsione per i contratti a tempo indeterminato (+6mila unità; +12,5%) sia quella per i contratti a termine e stagionali (+9mila; +6,3%), mentre diminuiscono i contratti di collaborazione occasionale e a partita IVA (-4mila; -24,9%) e i contratti in somministrazione (-3mila; -7,9%).
Si conferma la difficoltà di reperimento dei mesi precedenti, attestandosi al 47,5% e le aree aziendali per le quali le imprese dichiarano di incontrare maggiori difficoltà a reperire personale sono quelle della installazione e manutenzione (il 64,2% dei profili è di difficile reperimento), della progettazione e Ricerca&Sviluppo (61,2%) e dei sistemi informativi (52,9%).
In aumento anche la domanda di lavoratori immigrati con 66mila ingressi programmati nel mese (+11mila rispetto allo stesso periodo del 2022), pari al 22,6% del totale contratti. Tra i settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera si segnalano: i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (il 36,5% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (35,7%), l’alimentare (27,0%), le costruzioni (26,3%) e la metallurgia (25,8%).
Di riflesso, il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala, tra le professioni di più difficile reperimento: Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (il 72,8% è di difficile reperimento), Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (71,1%), Fabbri ferrai costruttori di utensili (70,1%), Tecnici in campo ingegneristico (69,3%), Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (66,8%) e Ingegneri (63,3%).
Il dato sulle assunzioni dei giovani ad agosto vede su 293.090 entrate, una quota di giovani fino ai 29 anni sul totale di circa il 33% (con circa 97.400 nuovi ingressi). In Sicilia il dato si attesta su livelli medio-bassi in termini numerici di assunzioni rispetto ad altre Regioni.
Nota metodologica:
Le informazioni contenute nel presente bollettino sono state acquisite nel periodo 19 giugno 2023 – 05 luglio 2023, utilizzando principalmente la tecnica di compilazione in modalità CAWI attraverso le interviste realizzate presso circa 92.000 imprese, campione rappresentativo delle imprese con dipendential 2021 dei diversi settori industriali e dei servizi. I risultati dell’indagine sono disponibili a livello nazionale, regionale e provinciale per i settori ottenuti dall’accorpamento di codici di attività economica della classificazione ATECO2007. La ripartizione delle entrate previste per “gruppo
professionale” fa riferimento ad opportune aggregazioni dei codici della classificazione ISTAT CP202.
Le analisi del presente bollettino si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di agosto 2023, con uno
sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo agosto – ottobre 2023.
Fonte dei dati: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior.
Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior -Tavole Statistiche