Il popolo rosanero e la squadra di mister Corini tornano a riabbracciarsi al Renzo Barbera.
Il primo impegno casalingo della stagione sarà il 2 settembre, alle 18:30, contro la Feralpisalò. Veramente troppo tardi. Così, per accorciare i tempi e presentarsi ufficialmente ai propri tifosi, il Palermo ha organizzato l’amichevole contro il Melita, club militante nella seconda divisione maltese. Davanti a 9.769 spettatori, i rosa hanno vinto 5-1.
L’ultimo match al Barbera risale ad oltre tre mesi: il 2-2 contro il Brescia. Ricordi non proprio felici, con i siciliani che gestirono un pessimo secondo tempo, dopo i gol di Brunori e Tutino nei primi 45 minuti, facendosi rimontare e salutando definitivamente il tanto sperato accesso ai playoff. Una chiusura amara che scagliò buona fetta dei tifosi contro la rosa e l’allenatore.
Per l’occasione Corini ha schierato in campo il suo 4-3-3: Pigliacelli; Buttaro, Lucioni, Ceccaroni, Lund; Gomes, Stulac, Segre; Mancuso, Brunori, Insigne. Un undici, oggi con la prima maglia, un po’ diverso da quello visto nelle ultime uscite, soprattutto in difesa. Balza subito all’occhio l’esordio del terzino danese, presentato proprio ieri. A destra è tornato titolare Buttaro, al posto del fedelissimo Mateju. Ceccaroni, invece, ha avuto finalmente la sua occasione per mettersi in luce nel suo ruoto naturale che, già durante il ritiro, aveva dovuto “abbandonare” per colmare il vuoto lungo la corsia di sinistra. Altro ritorno dal primo minuto è quello di Segre, al posto del giovane Vasic. Anche in attacco piccola novità. Di Mariano è rimasto in panchina per far posto all’ex Monza.
PRIMO TEMPO
Ad aprire le danze e segnare la prima rete stagionale sotto la curva rosanero non poteva che essere Brunori. Dopo un paio di occasioni è infatti il capitano a sbloccare il risultato e a portare la squadra in vantaggio, su assist di Insigne: 1-0. Proprio il bomber italo-brasiliano ha dato il meglio di sé nel primo tempo, facendo divertire i presenti tra giocate e ottime iniziative che hanno fatto tremare gli avversari. Da segnalare una clamorosa traversa centrata a pieno, a tu per tu con il portiere.
Impressiona positivamente il neo-acquisto Lund. Il danese ha subito fatto sua la corsia di sinistra, con buone idee e incursioni in favore dei compagni.
In un paio di occasioni, però, il Palermo ha abbassato la concentrazione, concedendo spazi importanti al Melita. I maltesi nel finale del primo tempo hanno avuto anche due occasioni importanti disinnescate da Pigliacelli.
SECONDO TEMPO
Al rientro dagli spogliatoi Corini fa girare la squadra e cambia quasi del tutto l’undici di partenza, con il solo Segre confermato in campo: Desplanches; Graves, Nedelcearu, Marconi, Mateju; Vasic, Damiani, Segre; Valente, Soleri, Di Mariano.
Il Palermo si scatena. Il bis lo sigla il numero 10 con una splendida punizione da più di 20 metri. L’attaccante sfiora anche la doppietta personale ma il suo destro a giro, da fuori area, dopo la leggera deviazione del portiere, si stampa sul palo.
A calare il poker ci pensa però Soleri, in grande intesa stasera con Valente: gli assist dei due gol arrivano infatti dai suoi piedi. Per il numero 30 arriva anche la meritata gioia personale con un mancino a giro da fuori area, sganciato dopo aver recuperato palla sulla trequarti e dribblato gli avversari.
Passata la mezz’ora del secondo tempo il Melita trova la rete del 5-1 su punizione. Da circa 25 metri Motta mette la palla sotto l’incrocio dei pali. Tiro imparabile per Desplanches e gesto tecnico applaudito anche dal Barbera.
Anche Mateju prova a prendersi la scena: dopo una conclusione respinta prova a bucare la porta in rovesciata. Il ceco è sfortunato e la sfera termina sull’esterno della rete. Negli ultimi minuti di gioco spazio anche per Nespola e i due ragazzi classe 2006, direttamente dalla primavera, Scaglione e D’Acquisto.