La seconda giornata di campionato sorride al Palermo. Termina 1-3 l’ostica uscita contro la Reggiana. La pioggia di Reggio Emilia cancella le polemiche dell’ultima settimana e porta con sé un piccolo sospiro di sollievo per i rosanero, avvolti e sostenuti dalle braccia calorose del solito pubblico in trasferta.
Dopo lo 0-0 di Bari, al “Mapei Stadium”, oltre che la prima vittoria, arrivano anche le prime marcature stagioni. Il gol che apre ufficialmente le danze, un po’ a sorpresa, è targato Lucioni. L’ex Frosinone, con tutta la sua esperienza ha preso fin da subito la squadra per mano: primo acquisto del mercato e già uno dei leader principali della rosa.
L’arrivo di Lund, ottimo esordio per lui, ha permesso finalmente a Corini di poter schierare le proprie pedine ordinate in campo, senza troppi rimescolamenti e riordinare finalmente la sua retroguardia, con l’attesissimo duo Lucioni-Ceccaroni. Il mister di Magnolo Mella è riuscito a stupire tutti fin dall’inizio con l’esclusione, dall’undici di partenza, di Stulac. Riscritto dunque il centrocampo: niente doppio play e Gomes a guidare la cabina di regia, affiancato da due combattivi Vasic e Segre, autore della rete decisiva.
Più partecipativi alla costruzione del gioco Di Mariano e Insigne. C’è ancora molto da lavorare ma i due attaccanti hanno mandato dei segnali più chiari, cercando, in alcune occasioni, anche di accompagnare Brunori alla corte di Bardi. Capitano ancora a secco al secondo impegno di campionato. In sua assenza però resta una certezza Soleri, ancora una volta capace di spaccare e decidere la partita, accompagnato anche dall’iniziativa del subentrato Valente. Altra buona notizia è il ritrovato Aurelio.
Più occasioni per i padroni di casa nel primo tempo ma è il Palermo a mostrare maggiore concretezza, nonostante, in alcune occasioni, non riesca ad esprimersi al meglio delle proprie qualità e possibilità. Chiusi i primi 45 minuti con un uomo in più, tornano i fantasmi di Bari. I rosanero, infatti, non riescono a trovare la chiave giusta per mettere subito in cassaforte i tre punti e si fanno agganciare dai padroni di casa. Questa volta però gli uomini di Corini non commettono gli stessi errori: via le tensioni e spazio solo alla tenacia.
FORMAZIONI
Palermo: Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Ceccaroni, Lund; Vasic, Gomes, Segre; Insigne, Brunori, Di Mariano.
Reggiana: Bardi; Libutti, Rozzio, Marcandalli, Pieragnolo; Portanova, Kabashi, Bianco; Girma; Pettinari, Vergara.
PRIMO TEMPO
Buon inizio ed equilibrio subito spezzato alla prima occasione dei rosa. Al settimo minuto angolo battuto da Insigne. A intercettare il pallone è Lund che, come un treno, prova il sinistro al volo. La respinta di Bardi è imprecisa e ad approfittarne è Lucioni. Pettinari si sostituisce al portiere e con i piedi prova il salvataggio sulla linea ma la sfera è dentro. A confermarlo anche il var: 0-1.
I padroni di casa rispondono subito e impegnano Pigliacelli prima con Rozzio, che sfruttando un angolo spedisce di testa alto sopra la traversa, e cinque minuti più tardi con Girma dalla distanza.
I padroni di casa cercano di gestire per riacciuffare il risultato ma il Palermo mostra maggiore lucidità, nonostante qualche piccola sbavatura, e al 42esimo imbastisce una delle azioni più golose del primo tempo. Ottimo dialogo Di Mariano-Segre che permette al numero 8 di scappare. Marcandalli prova a contenerlo eccedendo con la forza e si becca il rosso. Nesta corre ai ripari inserendo Romagna per Vergara. Al limite dell’area di rigore è Brunori a battere il calcio di punizione. Ma la conclusione debole e rasoterra termina comodamente tra le braccia di Bardi.
SECONDO TEMPO
Al rientro dagli spogliatoi è la Reggiana a mostrarsi più aggressiva. Gli uomini di Nesta provano a rimettersi in carreggiata e riaprire le sorti del match ma non riescono a creare dei veri e propri pericoli per Pigliacelli. Il Palermo resta ordinato e mostra, oltre ad un pizzico di sfortuna, alcune difficoltà nel chiudere definitivamente i conti.
Al 54esimo Di Mariano innesca Brunori che defilato sulla sinistra non trova lo specchio della porta. Pochi minuti dopo, sempre il numero 10 rosanero termina la propria cavalcata piazzando in mezzo per Insigne che, faccia a faccia con Bardi, spedisce altissimo oltre la traversa.
Il doppio cambio di Nesta permette ai suoi di rifiatare e avere nuova benzina. Al 65esimo gli emiliani trovano, da corner, il clamoroso pareggio. Dalla sponda di Romagna, Lanini batte Pigliacelli ma il gol viene inizialmente annullato per fuorigioco. L’occhio vigile del var, però, non si fa sfuggire la posizione alta sulla sinistra di Gomes che tiene in linea Lanini: 1-1.
Al 71esimo il Palermo si rifà. Ancora una volta è Di Mariano a inventarsi l’inserimento e l’appoggio esatto, questa volta per Segre. Il centrocampista sbaraglia la marcatura avversaria e di testa insacca il pallone in rete: 1-2.
Doppio cambio per Corini: fuori Vasic e Lund, dentro Henderson e Aurelio. I due impattano subito bene il match, imbastendo una ghiotta occasione terminata sul fondo. Spazio poi anche per Valente al posto di Di Mariano.
All’86 squillo Reggiana con Bianco che scarica il destro dal limite dell’area, senza a riuscire ad inquadrare la porta. Altri cambi Corini: fuori Segre e Brunori, dentro Stulac e Soleri.
Dopo la doppia chance di Mateju e Valente è Soleri a mettere il sigillo del definitivo 1-3. Il numero 27 si fa sempre trovare pronto in area, sfruttando l’ottima pennellata di Valente e riuscendo a beffare Bardi.