Sono davvero molto preoccupanti i dati pubblicati da Federconsumatori e Cgil in collaborazione con la Fondazione Isscon in merito al gioco d’azzardo in Sicilia. L’Isola è infatti la seconda regione d’Italia e i siciliani spendono ogni anno 8,67 miliardi di euro. Solo la regione Campania gioca di più, arrivando fino a 10,4 miliardi. Secondo il rapporto del “Libro nero dell’azzardo”, il documento che mette in luce l’enorme giro di denaro che ruota intorno al gioco d’azzardo, sono innumerevoli i luoghi e le condizioni in cui si può giocare d’azzardo. Dalle slot machines ai videolottery, dai gratta e vinci alle scommesse sportive e il lotto. Stando ai dati raccolti, nel 2019 il gioco d’azzardo online rappresentava solo la metà rispetto a quello giocato fisicamente. Tutto cambia però nel 2020 i locali dell’azzardo sono stati chiusi per sei mesi a causa della pandemia, provocando il primo sorpasso del gioco online.
Palermo in testa
Dai numeri resi pubblici emerge che a Palermo si spendono 2,5 miliardi di euro, a Messina 1,2 miliardi, a Siracusa 786 milioni, a Trapani 620 milioni, ad Agrigento 546 milioni, a Ragusa 441 milioni, a Caltanissetta 344 milioni e a Enna 238 milioni. Drammatici i numeri della giocata media pro capite a livello provinciale, con tre siciliane in vetta alla classifica nazionale: Messina con 2.911 euro, Palermo con 2.895 euro e Siracusa con 2.814 euro.
Spese alte anche nei comuni minori
Emergono infatti situazioni allarmanti nei comuni non capoluogo: a Patti (Me) la giocata media pro capite è di 4.684 euro, a Lipari (Me) di 3.603 euro, a Sant’Agata di Militello (Me) di 3.531 euro, a Ficarazzi (Pa) di 4.071 euro, a Partinico (Pa) di 3.811 euro, nelle siracusane Francofonte 3.766 euro, Floridia 3.561 euro e Avola 3.517 euro.
Gioco d’azzardo e criminalità organizzata
Le scommesse online sono indubbiamente uno dei più importanti canali di riciclaggio di capitali sporchi. Dal dossier emerge infatti che nei comuni ad alto tasso di criminalità organizzata i numeri crescono a dismisura. Nelle provincie di Benevento, Crotone, Reggio Calabria, Messina, Siracusa e Palermo si giocano somme triple o quadruple rispetto a Modena, Bergamo, Firenze, Trieste, Padova e Verona.
“Purtroppo il gioco d’azzardo online è un’eccellente lavanderia per il denaro sporco – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – e molti siti di scommesse apparentemente legali, in realtà, hanno alle spalle società in rapporti con la mafia. Come è stato tra l’altro accertato in più casi, ad esempio a marzo 2021 quando la Guardia di Finanza ha scoperto che il clan Santapaola-Ercolano usava una piattaforma di gambling maltese, non autorizzata ad operare in Italia, per ripulire il denaro“. Proprio per far fronte a questa crescita esponenziale del mercato delle scommesse online, Federconsumatori torna a chiedere allo Stato un innalzamento del livello di vigilanza, soprattutto per quanto riguarda i numeri dei giovani che si avvicinano al gioco.
Ad oggi il gioco d’azzardo non è illegale ma è indubbio che possa degenerare in una vera e propria dipendenza e favorire le varie criminalità organizzate. Risulta davvero difficile pensare ad un vero e proprio bando del giro delle scommesse, ma è indispensabile costruire un percorso che riporti i numeri a dimensioni accettabili. Dati così elevati di disoccupazione, soprattutto nel meridione, non fanno che peggiorare le statistiche di questo triste fenomeno. Oggi più che mai diventa quanto più urgente lanciare in Italia una vera e propria battaglia culturale, in particolare nelle scuole e verso i giovani in generale, su cosa sia davvero il gioco d’azzardo.