C’è persino una data. Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, pare abbia posto il 15 ottobre come termine finale per riequilibrare i gossip, le indiscrezioni e arrivare agli esiti per quel che riguarda il rimpasto di giunta a un anno dall’inizio della consiliatura.
I partiti non hanno ancora intenzione di fare pace nel centro destra che litiga a bassa voce. Ma, al tempo stesso, sono più le sedute del consiglio comunale che vanno deserte di quelle che producono effetti. A garantire (e a rinfacciare verosimilmente, poi) l’andamento dei lavori in più di un’occasione sono stati i consiglieri di opposizione.
Mentre ancora Forza Italia e Fratelli d’Italia litigano su Mineo, che col suo passaggio dalla parte dei meloniani ha sparigliato le carte e gli equilibri che tuttora esistono, rafforzati, in consiglio, se c’è un nome in pole position per una poltrona alla corte di Lagalla è quello del leghista Alessandro Anello.
La storia politica di Anello parte da un passato forzista consolidato negli anni. Più volte assessore al Comune di Palermo, si fece le ossa nella rappresentanza di Palazzo Comitini come assessore alla Pubblica istruzione. L’esperienza alla Provincia lo fece crescere, dandogli forza nello staff dei fedelissimi dell’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio.
Il suo avvicendamento con l’assessora allo Sport e al turismo Sabrina Figuccia in corso d’opera pare fosse già stato stabilito ancor prima che la nuova amministrazione mettesse piede a Palazzo delle Aquile. Ne è convinto in fondo anche lo stesso Anello.
In realtà, all’interno del Carroccio il confronto è ancora aperto, tra chi spinge per il turn over dato l’ormai probabile mini-rimpasto e chi, al contrario, vuole mantenere lo status quo. Almeno fino alla metà del mandato di Lagalla, come chiesto dagli stessi supporter di Figuccia, che è anche consigliera comunale, unico caso tra gli assessori inizialmente nominati dal sindaco.
Sta di fatto che l’unica certezza è la presenza numerica della Lega-Prima l’Italia nell’esecutivo, con il peso invariato da parte dei salviniani in Sala delle Lapidi, nonostante il passaggio di Di Maggio nelle file della nuova Dc e con solo gli stessi Anello e Figuccia a rappresentare un gruppo che ha dato un grande contributo in campagna elettorale.
All’interno del confronto fra le varie anime della Lega, sono diversi gli sponsor di Anello. L’equilibrio finale, però, passa dal segretario regionale Annalisa Tardino, che in molti vedono “main sponsor” dell’ingresso in giunta e che avrebbe incontrato lo stesso Lagalla sull’argomento.