Rapporti sempre più tesi tra il Comune di Taormina ed il Comune di Giardini Naxos per la contesa sul Consorzio Rete Fognante. La Perla dello Ionio contesta alla casa municipale il mancato versamento delle quote dovute al Consorzio Rete Fognante, l’ente che si occupa della depurazione delle acque nel primo polo turistico siciliano, nel territorio di Taormina, Giardini, Letojanni e Castelmola. Il sindaco di Taormina “minaccia” l’occupazione del palazzo municipale di Giardini.
“Il Comune di Giardini – afferma De Luca – deve versarci Un milione e 700 mila euro per il 2023 e Un milione e mezzo di euro per la parte pregressa. Oltre 3 milioni di euro. Siamo appena usciti dal regime di salvaguardia e non è possibile che si debba finire di nuovo in quella condizione e che si debba far pagare ai cittadini di Taormina, Giardini, Letojanni e Castelmola il 50% in più di costo dell’energia. Non lo consentiremo. Il Comune di Giardini rispetti i propri impegni. Altrimenti vengo lì e occupo il palazzo municipale di Giardini”.
Nel bilancio pluriennale il Comune di Giardini ha previsto un contributo di 50 mila per l’anno di competenza. Una previsione che ha scatenato la protesta di Taormina, ma anche del presidente del Consorzio Rete Fognante, Alfredo Elia Mandri, che invita Giardini ad ottemperare ai precedenti impegni. “La mancata erogazione dei contributi – ha detto Elia Mandri – mette in difficoltà il Consorzio che non può rispettare i propri impegni. Abbiamo ottenuto l’uscita dal regime di salvaguardia, in un contesto come il nostro in cui il Consorzio pagava l’energia elettrica 0,32 centesimi al kw quando il prezzo di mercato è 0,11 centesimi ed è un divario di mercato molto pesante. Non è pensabile e non consentiremo che si debba finire di nuovo in regime di salvaguardia”.
L’Amministrazione del sindaco Giorgio Stracuzzi, sulla questione ha preso posizione respingendo le accuse di Taormina: “Il Comune di Giardini sta facendo delle valutazioni sulla sostenibilità delle spese”. L’assessore al Bilancio, Salvatore Spartà, ha richiamato in sostanza – in presenza di una nuova Giunta tecnica da poco nominata dal primo cittadino – l’esigenza per il Comune di fare delle verifiche sullo stato attuale dei conti di Palazzo dei Naxioti: “Ci sono delle incongruenze sulla tenuta contabile di questo Comune e stiamo intervenendo in tal senso – ha detto l’assessore al Bilancio del Comune di Giardini, Salvatore Spartà -. Sinora nei documenti contabili sono state scritte delle cose improprie e questo è inaccettabile, è improponibile e non si può fare per legge. Se nel bilancio 2022 viene scritto che dobbiamo dare 900 mila al Consorzio, e quindi ogni anno, da 10 anni a questa parte, gli diamo 900 mila euro e invece nel pluriennale 2023-24 ce ne ritroviamo 50 mila, è palese che nel bilancio che dobbiamo redigere e portare in Consiglio comunale gliene dobbiamo mettere ora Un milione e 400 mila euro perché c’è la luce che è aumentata, non gliene possiamo mettere 50 mila. La differenza di Un milione e 300 mila euro da qualche parte la dobbiamo trovare. E’ da ricercare perchè gli aspetti contabili non sono stati tenuti in maniera idonea o perché il Comune non ha questa sostenibilità finanziaria? Su tutto questo ci siamo mossi per accertare la situazione nel dettaglio”.