Fratelli d’Italia spinge per la realizzazione del nuovo ospedale a Siracusa e con il deputato di zona del partito di Giorgia Meloni, Carlo Auteri interviene sulla vicenda di un’ambulanza della rete Sten-Stam non inviata dal “San Marco” di Catania ad Avola.
La polemica concerne il sistema di trasporto materno assistito (Stam) ed il sistema in emergenza del neonato (Sten). In sostanza, il presidio etneo avrebbe detto no ad Avola in quanto ritenuta località “troppo distante” da raggiungere e Auteri porta adesso il caso all’Ars con un’interrogazione urgente nella quale chiede al governo regionale di fare chiarezza sul caso.
“L’ospedale San Marco di Catania non può rifiutarsi di inviare l’ambulanza della rete Sten/Stam ad Avola. Chiedo con urgenza all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, quali provvedimenti intenda prendere contro una disposizione chiaramente contraria alle disposizioni regionali”. Così Auteri contesta la posizione dell’ospedale San Marco di Catania, secondo cui Avola è a oltre 60 minuti di distanza e per questo non si potrebbe inviare in quella località un’ambulanza della rete Sten/Stam (il trasporto in emergenza neonatale e quello assistito materno).
“L’ospedale di Avola si trova a 48 minuti dalla sede della Rete Sten, prevista all’ospedale San Marco – afferma il deputato FdI all’Ars – mentre dal San Marco è stato comunicato di non poter inviare l’ambulanza perché oltre i 60 minuti”. Per Auteri ciò “è contrario alle norme di legge e alle disposizioni regionali”.
“Esiste una norma e delle disposizioni regionali – afferma Auteri – che impongono l’invio del mezzo se i due ospedali si trovano a una percorrenza di massimo 60 minuti. Secondo Google Maps l’ospedale Di Maria e il San Marco distano 48 minuti quindi è giusto che sia garantita la rete Sten. Ho fatto un’interrogazione urgente per capire perché qui si vada contro le disposizioni. Oltre a questo è chiaro a tutti come Siracusa necessiti di un nuovo ospedale. La nostra provincia non può dipendere da Catania e la salute dei cittadini non può essere messa a rischio da eventuali tempi di percorrenza in autostrada. Soprattutto quando si tratta di neonati e donne incinte. C’è l’esigenza per Siracusa di avere il nuovo ospedale al più presto. La nostra provincia deve muoversi da sola. In sinergia con Catania e con il resto della Sicilia, ma in autonomia”.