Qualche giorno fa, ad Adrano (CT), in una via periferica, l’auto di un 39enne, pregiudicato del posto, era stata data alle fiamme. I Carabinieri, avendo accertato la natura dolosa dell’evento, stavano quindi indagando per risalire all’autore dell’incendio.
Il proprietario del veicolo, nutrendo sospetti su un 40enne, anche lui gravato da precedenti penali, ha deciso di non attendere la conclusione delle attività investigative, ormai a buon punto per la risoluzione della vicenda, facendosi giustizia da solo.
Pertanto, l’altra notte, l’uomo si è armato di fucile e si è recato presso l’abitazione del 40enne, sparando un colpo che ha danneggiato sia il portone di ingresso, che il citofono.
Questa volta, però, trovandosi l’appartamento in una via centrale del paese, i fatti sono stati ripresi da diverse telecamere di videosorveglianza, che hanno fornito ai Carabinieri, insieme alla loro profonda conoscenza del tessuto sociale del territorio, un importante contributo nel risalire all’artefice del pericoloso e cruento gesto, ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti.
L’uomo, invero, non avrebbe voluto fermarsi ad un solo colpo di fucile, ma avrebbe tentato di esplodere altri colpi verso il portone, non riuscendovi soltanto a causa dell’inceppamento dell’arma.
L’immediato intervento della pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Adrano e la contestuale attività d’indagine, subito avviata, ha così permesso di risalire, in poche ore, all’autore della “resa dei conti”, che è stato rintracciato presso la sua abitazione.
Nonostante il “pistolero” si fosse già disfatto del fucile adoperato per l’assurda ritorsione, l’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di danneggiamento e detenzione abusiva di armi.