I lavori a Sala d’Ercole incalzano, la maggioranza e il governo regionale si impegnano per approvare entro il 31 dicembre la Finanziaria e scongiurare l’esercizio provvisorio. Un fatto, questo, atteso da oltre 20 anni. E’ l’auspicio del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno perché “L’esercizio provvisorio si mette in atto quando c’è incertezza sui conti e sull’equilibrio politico, significherebbe lavorare in dodicesimi, non dare ceretzza alle famiglie e alle imprese” quando la possibilità di dare risposte certe ai siciliani, attraverso lo strumento tipico finanziario che è la legge di stabilità, esiste. “Se vogliamo migliorare dobbiamo fare di più rispetto all’anno scorso“, ha aggiunto Galvagno.
Per quanto riguarda lo stralcio di alcuni articoli dal testo base della manovra, Galvagno ribadisce l’idea di fare confluire le stesse all’interno di un unico collegato che arriverà in aula a gennaio, oppure lavorare a singoli e autonomi disegni di legge che ciascun deputato di Sala d’Ercole potrà presentare. “Questa non può essere l’Assemblea dei collegati”.
“La mia intenzione non è quella di colpevolizzare qualcuno, i matrimoni e le proposte si fanno in due, al netto della disponibilità delle opposizioni ci deve essere quella della maggioranza e viceversa”. Galvagno ha precisato, nel corso dell’incontro in sala stampa di Palazzo dei Normanni, che rispetto alla manovra prodotta dal governo regionale c’è la disponibilità di tutti a migliorare il testo in linea, però, con le direttive espresse dall’esecutivo Schifani.
Il bilancio tracciato dal presidente dell’Ars è positivo, la manovra è arrivata in tempi utili e questo rappresenta un grande sforzo del governo Schifani. Il messaggio più volte sottolineato è che “esiste una certa politica differente rispetto al passato, capace di dare risposte, che vuole essere propositiva, raccogliendo le istanze dei territori”.
Da qui a breve si terrà la capigruppo aprendo il confronto con le opposizioni sui temi più dibattuti e rispetto ai quali non è stata ancora raggiunta una intesa comune. Occorre capire se ci sono le condizioni per passare un natale ricco di gioia per i siciliani e arricchire la manovra di proposte costruttive.