Tre sale operatorie: la verde, la blu e la gialla, una di seguito all’altra in un nuovo, moderno e altamente tecnologico complesso per interventi di chirurgia, ortopedia e otorinolaringoiatria. E’ stato realizzato all’Ospedale “Cimino” di Termini Imerese, dall’Asp di Palermo che ha investito oltre 2 milioni e mezzo di euro per una struttura che consente l’automatizzazione delle procedure chirurgiche e la gestione integrata di tutti i dispositivi presenti nelle sale operatorie, e cioè: segnali audio-video, luci, parametri ambientali, dispositivi elettromedicali e integrazione con il sistema informativo aziendale, mediante un unico pannello di controllo.
Il nuovo complesso operatorio, realizzato al secondo piano del “Cimino”, è stato inaugurato questa mattina dall’Assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, dal Dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’Assessorato alla salute, Salvatore Iacolino, dal Commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, e dal Direttore sanitario aziendale, Francesco Cerrito.
“L’obiettivo è di consegnare tante strutture come quelle inaugurate oggi all’Ospedale di Termini Imerese – ha sottolineato l’Assessore Volo – siamo felicissimi nel vedere che il frutto dei finanziamenti trova riscontro concreto in reparti e attrezzature che ci consentono di consegnare ai cittadini, ospedali più nuovi e, soprattutto, funzionali ai bisogni di salute della comunità“.
I percorsi di accesso di pazienti ed operatori, così come quello di “pulito” e “sporco”, rispettano i più moderni standard di qualità, mentre all’interno delle sale operatorie i display touchscreen consentono l’interazione tra il personale medico e infermieristico con tutte le funzionalità del sistema.
“E’ una risposta importante per la comunità termitana – ha detto Salvatore Iacolino – è stato inaugurato un complesso all’avanguardia di ultimissima generazione che, insieme all’attivazione di 16 nuovi posti letto tra Riabilitazione e Lungodegenza, consente di offrire alla comunità un reale potenziamento dell’offerta sanitaria”.
All’interno del nuovo complesso operatorio è stata realizzata anche una Recovery room (struttura che gestisce il risveglio del paziente con il trattamento e la gestione di eventuali complicanze) dotata di tre posti letto.
“Consegniamo ai medici dell’Ospedale ed a tutta la comunità un complesso operatorio tra i più moderni e tecnologici – ha spiegato Daniela Faraoni – l’investimento consentirà di fornire ai professionisti, una struttura in grado di andare incontro ad ogni esigenza interventistica. L’Ospedale, attraverso tutte le sue articolazioni, ha garantito quest’anno 2.340 interventi chirurgici che rappresentano un eccellente step per un ulteriore futuro salto di qualità”.
RIABILITAZIONE
Nella stessa giornata sono stati, anche, inaugurati 16 nuovi posti letto realizzati al quarto piano dell’Ospedale: 12 di riabilitazione e 4 di lungodegenza. La struttura, dotata tra l’altro di una palestra dedicata all’interno del reparto, lavorerà in stretta sinergia con le altre Uoc
“Ad iniziare da quella di Ortopedia e Traumatologia che dal primo dicembre – ha detto Daniela Faraoni – è tornata ad essere composta interamente da una equipe dell’Asp, gestendo tutte le attività del reparto, oltre a quelle di sala operatoria”.
Nella nuova Uoc di Recupero e Riabilitazione funzionale verranno assistiti e curati pazienti post-acuti, che hanno subito eventi traumatici con l’obiettivo di prevenire, contenere o evitare l’handicap. “La riabilitazione rappresenta una fase cruciale nel percorso di guarigione di molti pazienti – ha detto il Direttore sanitario dell’Asp, Francesco Cerrito – utilizzando tecniche di rieducazione funzionale, riabilitazione neuromotoria, esercizio terapeutico conoscitivo e riabilitazione cognitiva, verrà portato avanti un processo di recupero del paziente con postumi di patologie neurologiche ed ortopediche, al fine di consentirgli di ritrovare la migliore qualità di vita possibile ed il reinserimento familiare, psicosociale e lavorativo“.
COLONNA LAPAROSCOPICA
L’ospedale “Cimino” è stato dotato anche di una nuova colonna laparoscopica che sarà utilizzata dall’Uoc di ostetricia e ginecologia. L’attrezzatura, costata 250 mila euro, è di ultima generazione, modulare e espandibile, anche con intelligenza artificiale.
“La nuova colonna – ha spiegato il Direttore della UOC di Ostetricia e Ginecologia, Giuseppe Canzone – è di ultima generazione, modulare ed espandibile, anche con intelligenza artificiale. Consente di scegliere, senza cambiare device, la modalità di visione, scegliendo tra 4K e 3D, secondo le esigenze del chirurgo e dello step dell’intervento. E’ dotata di due monitor 32 e 55 pollici 3D che magnificano ulteriormente la visione dettagliata dei tessuti durante l’intervento riducendo il rischio di complicanze intraoperatorie”.