Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, prende tempo sul rimpasto in Giunta e tiene aperte le porte ad una serie di novità che potrebbero andare oltre il patto con l’Mpa. Il primo cittadino non ha fretta e lo ha fatto sapere in queste ore, lanciando un segnale agli alleati della maggioranza di governo aretusea. Italia si sta guardando attorno, ha fatto sapere che il primo “tagliando” dell’esecutivo in carica dal 2023 non avverrà a breve.
Per questo Italia ha fatto sapere che per il rimpasto “non c’è nessuna scadenza” e “si farà una valutazione di concerto con tutte le forze politiche che fanno parte della coalizione, sia nella Giunta che in Consiglio comunale”. Il primo inquilino di Palazzo Vermexio guarda ad un ingresso in Giunta dell’Mpa, per rafforzare i rapporti politici già in essere in Consiglio comunale, anche se ha rimarcato di essere aperto ad “un dialogo con tutti”. Si prospetterebbero due assessorati per il partito di Raffaele Lombardo, mentre uno dovrebbe andare a Sud chiama Nord, o per meglio dire al gruppo politico di Edy Bandiera, vicesindaco che ha aderito nei mesi scorsi al movimento di De Luca e che era già stato determinante per questa Amministrazione prima ancora di entrare nella componente politica deluchiana.
Bandiera era stato con la sua candidatura a sindaco decisivo, nel ruolo di terzo incomodo, per portare la competizione elettorale al ballottaggio, e poi al secondo turno decise di appoggiare Italia, con un apporto rivelatosi fondamentale per il successo del sindaco riconfermato. Italia vuole premiare l’asse forte che si è creato tra lui e Bandiera. Per stemperare il clima sul tema, intanto, ha rimarcato che “al momento non ci sono nomi o ragionamenti di numeri”, tiene le carte coperte per non creare malumori ma la prospettiva è abbastanza delineata, al di là della pretattica del momento.
Il primo cittadino non esclude neppure sorprese, può vantare buoni rapporti anche negli ambiente di Fratelli d’Italia e Forza Italia e nel frattempo sta dialogando pure con il Partito Democratico. Alla destra e alla sinistra del governo di Palazzo Vermexio valutazioni in atto a 360 gradi, con alcune dinamiche che però avranno un peso non indifferente.
Il primo dato di fatto è il peso politico di assoluto rilievo, in questa maggioranza, del vicesindaco Bandiera e quindi di Sud chiama Nord, che suggeriranno una certa prudenza a Italia circa l’opportunità di un’interlocuzione con le forze di centrodestra, mentre il Pd sta già dialogando con De Luca in ottica futura e – al netto del no a ScN per le Europee – è un potenziale alleato del sindaco di Taormina per le future Regionali. Quindi non ci sarebbero problemi per delle sinergie su Siracusa. Assai più complesso rimane, probabilmente, il discorso che riguarda l’Mpa di Lombardo, sul quale Italia ha fatto capire di puntare e che, nei piani del sindaco di Siracusa, è virtualmente già pronto ad entrare in Giunta: anche qui c’è da vedere quale sarà la posizione di De Luca. Non è un mistero che tra De Luca e Lombardo la conflittualità sia totale e non si escludono scintille. E l’Mpa, a sua volta, a Roma ha un patto con l’altro “nemico giurato” di De Luca, Matteo Salvini.
Ma il gioco ad incastri non finisce qui. I prossimi giorni saranno cruciali per decidere se De Luca andrà alle Europee da solo o con Carlo Calenda, leader di Azione. E in Azione il punto di riferimento in Sicilia è anche e soprattutto Francesco Italia, che tra l’altro è anche nei “radar” di De Luca che sogna (con la sponda di Bandiera) di convincerlo a valutare un futuro in Sud chiama Nord. Un eventuale “matrimonio” tra il segretario di Azione e il leader di Sud chiama Nord potrebbe avere riflessi importanti su Siracusa, ma la stessa cosa potrebbe avvenire in caso di mancato accordo nell’incontro di Roma. Una posizione più forte dei deluchiani nella maggioranza potrebbe porre la questione dell’ingresso in Giunta dell’Mpa, diversamente Italia potrebbe chiudere il cerchio senza troppe difficoltà e senza il problema di riverberi legati allo scontro Lombardo-De Luca.