Un esposto (e non solo) per fermare il Ponte sullo Stretto. A scendere in campo sono Pd, Verdi e Sinistra Italiana che hanno schierato in conferenza stampa i vertici dei tre partiti Elly Schlein, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
“Anche a noi parlamentari dell’opposizione viene negato il diritto di vedere gli aggiornamenti del progetto- dichiara la segretaria nazionale Dem- Il Pd ha sempre detto che la campata unica è dannosa per l’ambiente. Continuiamo ad assistere allo stesso copione con le risorse, quando il governo usa i fondi FSC li sottrae a infrastrutture decise per alcune regioni. Lo abbiamo già visto con il Pnrr”.
L’esposto alla Procura di Roma è stato presentato a fine gennaio come annunciato dl leader dei Verdi Angelo Bonelli che accusa governo e Stretto di Messina di scarsa trasparenza e di non aver reso pubblici alcuni documenti fondamentali per capire l’entità del progetto.
Primo punto dell’esposto è la vicenda del contenzioso tra la Stretto di Messina ed Eurolink con l’impresa che aveva chiesto risarcimento dei danni. “L’impresa, ancora oggi, non ha rinunciato al contenzioso che è ancora in corso- spiega Bonelli– Una anomalia che si aggiunge al rifiuto da parte della Società stretto di Messina di rendere pubblici documenti con i quali si dà il via alla procedura. Si tratta di documenti fondamentali come ad esempio la relazione sul progetto fatta dalla società Stretto di Messina che è stata negata anche ai parlamentari adducendo come motivazione la riservatezza. Ma come possono essere riservati documenti che impegnano lo Stato per 14,6 miliardi di euro?”.
Secondo i leader dell’opposizione la relazione sul progetto è stata presentata il 30 settembre 2023 mentre l’atto negoziale attraverso il quale la Stretto doveva dare mandato alla Eurolink di fare il progetto è stato sottoscritta appena il giorno prima.
“Si tratta di una sottrazione indegna di risorse al Mezzogiorno-ha detto Nicola Fratoianni.-La trasparenza è dovuta quando ci sono in ballo enormi risorse pubbliche. Continueremo a batterci e a dire perché abbiamo un’altra idea di questo Paese, che va trattato in tutt’altro modo”
Schlein, Bonelli e Fratoianni hanno firmato insieme l’esposto su un “progetto sbagliato, anacronistico, dispendioso. Bisogna fermare questa opera pericolosa e sbagliata che sta sottraendo risorse ad alcune urgenze nelle stesse regioni.”.