Si scaldano i motori verso la campagna elettorale che a maggio riporterà al voto la Città di Messina per le elezioni amministrative e a poche settimane dalle dimissioni di Cateno De Luca (in agenda a febbraio), la competizione della prossima primavera potrebbe diventare una sfida in rosa.
L’attuale sindaco, Cateno De Luca, non si ricandiderà per guidare da Palazzo Zanca e a breve ufficializzerà il nome del candidato che guiderà il suo schieramento. La scelta, con molta probabilità, è già stata fatta, anche se lo stesso De Luca tiene sulla corda i suoi alleati e parla di “tre nomi che vengono valutati”.
Tutti gli indizi portano nella direzione di una nomination per Carlotta Previti, vicesindaco della Giunta De Luca. L’attuale sindaco, con molta probabilità, affiderà a lei le “chiavi” dell’aggregazione che lo ha portato alla sindacatura nel 2018. Dopo aver sostenuto alle ultime elezioni Europee l’assessore Dafne Musolino, De Luca ora punta su un’altra donna della sua Giunta in una tornata che lo vedrà, comunque, dentro la partita di primavera da capolista per il Consiglio comunale.
Il centrodestra, intanto, prova a riorganizzarsi dopo la Caporetto di tre anni fa e in questo momento il nome forte sul quale si vorrebbe puntare è quello di Matilde Siracusano, la parlamentare messinese di Forza Italia che in questa legislatura si è dimostrata la rivelazione della deputazione peloritana a Roma, si è conquistata una ruolo di primo piano in Forza Italia e ha visto ulteriormente salire le sue quotazioni dopo la sua battaglia per la svolta sulle baracche di Messina. Forza Italia sarebbe pronta a sostenerla, gli alleati non mettono il veto e se, alla fine, dovesse essere FI ad esprimere il candidato riterrebbero questa nomination spendibile per dare la scalata a Palazzo Zanca. Ma nonostante la corte sempre più serrata nei suoi confronti, al momento non arrivano segnali dalla Siracusano nella direzione di una sua discesa in campo alle Amministrative.
Anche Fratelli d’Italia proverà a dire la sua nella contesa per il dopo De Luca e alcuni rumors spingono nel calderone delle possibili candidature il nome di Elvira Amata, la capogruppo del partito di Giorgia Meloni all’Assemblea regionale.
Giochi aperti anche nel centrosinistra, dove ci sarà da capire se Pd e Movimento Cinque Stelle si presenteranno insieme e con un’unica candidatura all’appuntamento con il voto. I grillini potrebbero mettere sul tavolo il nome di Valentina Zafarana, capogruppo del M5S all’Ars e ritenuta anche dai vertici romani del movimento ormai pronta per una candidatura importante.