“Domani c’è scuola“ è il primo libro di Antonella Di Bartolo, la preside dell’Istituto comprensivo statale Sperone-Pertini di Palermo. Una scuola di un quartiere che prima del suo arrivo si trovava in una situazione non solo di degrado, ma che aveva un tasso di dispersione scolastica del 27%, una situazione che ad oggi è migliorata. Da 11 anni al presidio di questa struttura, è famosa per il suo impegno in un territorio complesso come quello dello Sperone-Brancaccio, noto alle cronache nazionali per essere il luogo dell’omicidio di Don Pino Puglisi.
Antonella Di Bartolo racconta la sua storia di coraggio, di impegno e di promozione all’interno della sua città, una lotta che ha portato avanti con le famiglie, con i bambini, all’interno della comunità professionale.
“Un libro che nasce dalla volontà di documentare il lavoro straordinario che si fa nelle scuole, un racconto che narra l’esperienza di tantissimi docenti, collaboratori scolastici e personale amministrativo che animano l’istituto“.
L’esperienza di dirigente scolastico allo Sperone è un’esperienza che l’ha cambiata profondamente, che ha cambiato anche le persone con cui si è ritrovata a lavorare, “spero e siamo convinti che possa aver cambiato la sorte di qualche bambino“. Vincitrice di concorso aveva solo un’idea teorica di come si potesse fare la preside ma che le ha fatto capire che doveva assolutamente rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro.
“Un racconto di una generazione che prova a fare qualcosa, il cui testimone deve necessariamente passare alle nostre bambine e bambini, in modo tale da renderli consapevoli di ciò che è stato“.