“Per oltre 50 anni è stato detto: prima del ponte si devono fare le altre opere ma invece non è stato fatto né il ponte né le altre opere. Noi adesso non soltanto stiamo realizzando il Ponte ma nel frattempo stiamo realizzando anche il tutto il resto. Il Ponte è solo una parte”. Il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Matteo Salvini è a Messina, tappa siciliana del tour “L’Italia dei sì-2023-2032 progetti e grandi opere nel Paese”, che si è svolta a bordo della nave Dattilo nel molo Marconi.
Il Ponte quindi non è stato il protagonista del lungo elenco di quegli investimenti per oltre 60 miliardi e lavori che si stanno facendo nell’isola su strade, autostrade, ferrovie ma anche sul fronte dei Pinqu (risanamento nelle aree degradate), caserme, ed ancora per fronteggiare la siccità.
Ai giornalisti Salvini ha confermato che entro la fine dell’anno partiranno i cantieri “un’opera che cambierà in meglio Messina, rivoluzionerà il trasporto, avrà impatto positivo sull’ambiente, porterà innovazione e sicurezza”. La parte finale della relazione sui progetti e le opere in Sicilia è dedicata al Ponte (presente il presidente della Stretto di Messina Pietro Ciucci ed i tecnici della società) con tanto di schede su posti di lavoro, riduzione dei tempi di attraversamento, stime di movimento quotidiano di mezzi e treni.
“Io ho fatto il liceo e poi storia non sono un ingegnere né un tecnico ma a quanto pare oggi sono tutti diventati ingegneri e sostengono che il ponte starà chiuso per il vento tre mesi l’anno, crollerà col terremoto, avrà problemi per le faglie e non passeranno le navi. Ebbene fiori di ingegneri a livello mondiale, compreso lo stesso Comitato scientifico hanno spiegato esattamente il contrario.. In caso di terremoto il ponte è la struttura più sicura, l’altezza di 65 metri permetterà alle navi di passare. Sarà un moltiplicatore di energia, turismo”.
Non sono mancate le frecciate alle polemiche, in particolare alla segretaria nazionale Pd Elly Schlein che due giorni ha fa realizzato una diretta instagram a bordo di un traghetto sostenendo che “è una traversata estremamente breve, appena 20 minuti” (QUI)
“Ho visto la collega e amica Schlein – continua Salvini – che l’altro giorno ha preso il traghetto e ha detto che è bello andare con questo mezzo e ci è stata venti minuti…… Ma lo dice chi ci viene una volta l’anno. I pendolari che tutti i giorni devono passare tra Sicilia e Calabria e magari in estate ci mettono tre o quattro ore non lo ritengono così bello. Ritengo che tra Sicilia e Calabria sarà un mondo diverso, ricordo che non c’è solo il Ponte, ma fermate per la metropolitana dello Stretto, nuovi parchi, scuole, aree verdi, impianti sportivi. I maggiori architetti mondiali sulle due sponde saranno a disegnare lo stretto del futuro. Non vedo l’ora che gli operai comincino a fare il loro lavorare. Oggi i tempi di attraversamento dello Stretto superano i 120 minuti in treno, con il Ponte si impiegherà un quarto d’ora. il Ponte significa velocità, sicurezza, tanto lavoro e tanto risparmio di qualità ambientale, invece dei traghetti che inquinano l’acqua e l’aria. Dal 2032 anche treni veloci, auto, camion. È la rivoluzione ambientale, economica che la Sicilia aspetta da tanto e coinvolgerà tutte le imprese italiane, tutti gli ingegneri italiani e la manodopera”
Dopo il punto stampa Salvini ha illustrato l’Italia dei Sì, con l’ausilio di schede e slide. Una panoramica sui cantieri in corso in ogni parte della Sicilia e che riguardano soprattutto infrastrutture, autostrade, rete ferroviaria.