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Non fatelo

L’abbandono dei cani: una drammatica consuetudine estiva

martedì 18 Giugno 2024

In estate, l’abbandono dei cani è, purtroppo, diventata una triste consuetudine per chi non li considera essere viventi, ma giocattoli di cui disfarsi a piacimento. Sarebbe bello, se solo per un giorno, il mondo fosse in mano ai nostri amici a 4 zampe che, per mostrarci il dolore che si prova a perdere la famiglia in cui si era riposto fiducia e a cui si era legati da amore, facessero lo stesso con noi. Già so, però, che questo non potrebbe avvenire perché solo noi esseri dis-umani siamo capaci di simili nefandezze. Inoltre, il pelose, non comprendendo il perché dell’allontanamento, vedendo andar via coloro che sono stati il centro del suo mondo, immagina di essere stato cattivo e di meritare ciò.

Stando agli ultimi dati diffusi dall’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Aspca), ogni anno sono oltre 6 milioni gli animali da compagnia che fanno il loro ingresso nei rifugi degli Stati Uniti e di questi la maggior parte sono cani. In un commovente video su tik tok, Winnie Mae, uscito dal trasportino, che lo ha condotto alla sua nuova vita, come primo gesto si rifugia in bagno, nascondendosi dietro al water prima di andare a sdraiarsi su una coperta e, accarezzato dolcemente, addormentarsi serenamente. Passano i giorni e Winnie Mae, con  quello sguardo malinconico che non lo abbandonerà più, inizia ad ambientarsi e, piano, piano, a riacquistare la serenità grazie al quel rifugio che gli ha dato una famiglia numerosa che si occupa e preoccupa per lui. Purtroppo, però, molti cani e gatti, vengono lasciati su strade e autostrade, facendo una brutta fine.  Queste storie graffiano il cuore e ci si chiede chi possano essere quei mostri in grado di “gettare”, come se fossero oggetti, queste meraviglie pelose che ci amano come siamo, senza un tornaconto.  L’augurio che rivolgo a chi commette tali atti è di essere abbandonato da chi ama di più al mondo: solo allora capirà cosa significhi essere rifiutato e non più voluto.

Quando adottiamo un cane o un gatto facciamolo con coscienza, mettiamoci una mano sul cuore, stiliamo una lista di pro e contro e se comprendiamo di non essere in grado di occuparcene e di rinunciare a qualcosa, buttiamoci su di un hobby che,  almeno, quando passeremo ad un altro, non soffrirà. Bisogna ringraziare tutte quelle associazioni e quei privati che accolgono i piccoli esseri spauriti, regalandogli una nuova vita e facendogli riacquistare fiducia nell’essere umano. L’articolo 727 del Codice penale, così recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”. La speranza è che, con inflessibilità, tale norma venga applicata: solo mostrando che alle parole seguono i fatti, si potrà arginare questa terribile piaga.

Se il Paradiso esiste è giusto che sia popolato di animali. Ve lo immaginate un Eden senza il canto degli uccelli, il garrire delle rondini, il belare delle caprette e l’apparire del buffo e curioso musetto di un coniglio? Di sicuro nel mio Paradiso ideale non possono non echeggiare miagolii da ogni angolo. Il festoso abbaiare di cani che giocano finalmente sereni“.
(Giorgio Celli)

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