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Dossier Legambiente

“A-mici in Città” 2024: in aumento i reati e i maltrattamenti, Sicilia in ritardo sull’anagrafe felina

lunedì 26 Febbraio 2024

Il dossier “A-mici in Città” 2024 di Legambiente rivela un quadro allarmante in Italia e in Sicilia. Crescono i casi di episodi di maltrattamento, uccisione e abbandono, ai danni dei gatti (specialmente quelli randagi). E mettendo in luce diverse lacune nel Codice penale e ritardi nelle sterilizzazioni, adozioni e campagne informative di comuni e aziende sanitarie.

Emerge dal report, infatti, una situazione piuttosto preoccupante, che evidenza una quasi completa mancanza di tutela legale. Il ritardo nelle azioni preventive e il carente apparato normativo nei reati contro gli animali rendono evidente la necessità di un cambiamento urgente.

 

Dossier “A-mici in Città” 2024 – Legambiente

 

I dati in Sicilia

 

Nel corso del 2022, tramite il report Ecomafia anno 2022, è emerso drammaticamente che le forze di polizia hanno registrato ben 751 reati di abbandonomaltrattamento e uccisione di animali domestici, accompagnati da 2.408 illeciti amministrativi e 412 persone denunciate.

 

Colonie feline

 

Una tendenza che vede l’Italia e la Sicilia è purtroppo afflitta da un incremento generale dei crimini contro gli animali come raccontato di recente con l’articolo de ilSicilia.it dedicato al “Rapporto Zoomafia 2023”, realizzato dall’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, gettando luce in particolare sulla realtà dello sfruttamento degli animali.

La mancanza di disposizioni specifiche contro gli atti di violenza nei confronti degli animali nel Codice penale rappresenta una falla evidente. La cronaca quotidiana documenta episodi di brutalità, amplificata dall’assenza di sanzioni adeguate.

 

 

Questo vuoto legale getta un’ombra su qualsiasi sforzo di tutela per i nostri amici a quattro zampe, lasciandoli vulnerabili agli abusi e alle negligenze.

E i dati non sono confortanti. Nonostante l’Italia si confermi tra i paesi che più amano i gatti – si stimano tra i 10 e 15 milioni quelli nelle case dei cittadini, tra 700.000 e 1.150.000 quelli presenti nelle colonie feline registrate nelle città italiane, il Belpaese risulta ancora in forte ritardo nel garantirne benessere e tutela.

 

Gatti – colonie felini e cittadini

 

Da considerare che le forze di polizia, nel 2022,  hanno registrato solo in tema di abbandono, maltrattamento e uccisione a danno degli animali domestici (specie cani e gatti) ben 751 reati, 2.408 illeciti amministrativi, 412 le persone denunciate. 

Una media giornaliera di 2 reati, più di una persona denunciata e oltre 6 illeciti sanzionati amministrativamente. Pesa molto l’assenza nel Codice penale dei delitti contro gli animali e il mancato aumento dei limiti edittali e delle sanzioni. Negli ultimi mesi poi, la cronaca ha registrato una vera sequela di brutalità a danno di gatti. Uno fra tutti quanto accaduto al gatto Leone ad Angri (SA), morto a metà dicembre scorso dopo giorni di agonia dopo essere stato scuoiato vivo. 

 

Reati e illeciti amministrativi contro animali Anno 2022

Gli esempi “virtuosi” regionali

Non mancano gli esempi istituzionali virtuosi. Sul fronte anagrafe, ad esempio nelle Regioni Lombardia e Valle d’Aosta, il buon lavoro per il funzionamento dell’anagrafe felina porta a far emergere, nel 2022, ben 1 gatto ogni 22 cittadini, il doppio del valore medio nazionale (1 gatto ogni 48 cittadini).

La Sicilia è al 12esimo posto tra le regioni italiane dichiarando all’anagrafe felina 46.508 gatti, circa un gatto ogni 103 cittadini.

 

Le Città “Gattare”

Nel 2022 tra le città che hanno fornito informazioni (ad es. grave è la mancanza di dati da Roma Capitale o da Napoli) è Milano è la città capoluogo con più gatti registrati in anagrafe, ben 56.879 di cui 20.000 in colonie feline. A seguire Prato con 15.950 gatti, Bari (15.602) e Taranto con 12.936.

Sempre in relazione all’anagrafe felina, nel 2022, il comune di Berzano di San Pietro (AT) dichiara di avere più di 1 gatto ogni quattro cittadini residenti, seguito dal comune di Vigarano Mainarda (FE) con 1 gatto quasi ogni cinque cittadini residenti e dal comune di Berceto (PR) con 1 gatto per poco più di cinque cittadini.

Per quanto riguarda le adozioni, nel 2022 il comune di Ferrara ha dichiarato il maggior numero di gatti dati in adozione, ben 1.951, seguito da Vicenza (700) e San Donà di Piave (VE) (500).

Parlando di colonie feline, il comune di Milano ne conta ben 1.393, seguito da Padova (1.009) e Ravenna con 900 colonie.

Comune di Messina

Ottima performance in Sicilia per la città di Messina, che si piazza al quarto posto con 750 colonie feline sul territorio.

Il comune è anche nella classifica dei Comuni capoluogo tra i primi 40 enti locali, per numero di gatti registrati in anagrafe in proporzione ai cittadini residenti, piazzandosi al 39esimo posto con un gatto registrato ogni 365,3 abitanti.

Il comune di Modena, invece, dichiara di avere ben due gattili sanitari, strutture fondamentali per prendersi adeguatamente cura dei gatti liberi malati o feriti.

 

I ritardi cronici dell’Italia su sterilizzazioni, adozioni e campagne informative

 

Le amministrazioni comunali

 

Nel 2022, su un campione di 552 Comuni, un dato molto basso in tema di trasparenza da parte delle amministrazioni comunali sulla questione, su un totale di 7.904 enti, appena il 40% dichiara di avere colonie feline presenti sul proprio territorio e solo il 33,9% di sapere quanti gatti ci siano in queste stesse colonie.

Rispetto alle sterilizzazioni, appena l’8,7% dei Comuni dichiara di avere sterilizzato più del 90% dei gatti presenti nelle sue colonie; solo il 17,7% sostiene di aver fatto campagne di sterilizzazione e il 6,7% di aver realizzato campagne per l’adozione di gatti in cerca di casa.

 

 

Appena il 9,4% dei Comuni dichiara di avere, sul proprio territorio o convenzionati, gattili sanitari, strutture pubbliche indispensabili per curare gli animali liberi malati o feriti; solo il 4,5% di avere oasi feline.

 

Le aziende sanitarie

Nell’approfondimento “A-Mici in Città” Legambiente fa anche il punto sulle informazioni ricevute dalle aziende sanitarie. In sintesi, sulle 112 aziende sanitarie italiane hanno risposto solo il 33% con i dati, un altro dato negativo.

Dall’analisi emerge che: il 100% dichiara di avere colonie feline presenti sul proprio territorio; l’84,2% dichiara di sapere quanti gatti ci siano nelle colonie feline; solo il 78,9% dichiara di aver incaricato cittadini (gattare/i) per la gestione delle colonie feline.

Per quanto riguarda le campagne per l’adozione dei gatti, solo il 71% dichiara di averne fatto campagne. Solo il 63,2% dichiara di avere gattili sanitari presenti sul proprio territorio e il 52,6% dichiara di avere oasi feline presenti sul proprio territorio.

 

 

Le proposte di Legambiente per il benessere degli animali

Legambiente ha sollevato con determinazione la questione del benessere animale, proponendo soluzioni chiare e pratiche.

camera-dei-deputati
Parlamento Italiano

In primo luogo, si rivolge al Parlamento chiedendo l’approvazione della proposta di legge dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, volta a rafforzare le norme contro i maltrattamenti agli animali.

Inoltre, si rivolge al Direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, invitando a un rapido e accurato processo di approvazione del decreto fondamentale per l’implementazione del Sistema informativo Nazionale degli Animali da Compagnia (Sinac), previsto dal decreto legislativo n. 134/2022. Tale sistema consentirà la creazione di un’anagrafe completa per tutti i gatti domestici.

 

colonia felina

Rivolgendosi ai Presidenti di Regione e ai Sindaci, Legambiente propone un piano coordinato che include accordi con le associazioni per la protezione degli animali per l’applicazione delle leggi e dei regolamenti comunali.

Si sottolinea l’importanza di completare entro il 2024 la mappatura delle colonie feline nelle aree urbane e periurbane.

Un punto chiave del piano è la realizzazione, entro il 2027, di una campagna specifica per l’anagrafe e la sterilizzazione di tutti i gatti presenti nelle colonie feline.

 

Infine, si mira a garantire la piena operatività entro il 2030 di 400 gattili sanitari, distribuiti in modo equo nelle aree urbane e periurbane, permettendo così una gestione pubblica sanitaria delle popolazioni di gatti.

Questo completo pacchetto di proposte di Legambiente si prefigge di assicurare il benessere degli animali, promuovendo un miglioramento tangibile del benessere individuale e collettivo delle persone.

 

Fonte dati:

Il report “A-mici in Città” 2024 di Legambiente

Legambiente, XII rapporto nazionale Animali in Città – Dati 2022

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