“Non c’è pace per i lavoratori dell’azienda di igiene ambientale di Palermo, la Rap. Ogni anno si apre con la solita prospettiva di difficoltà economiche che bloccano qualsiasi ipotesi di reale sviluppo“. Lo dicono le organizzazioni sindacali aziendali, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel e e Filas.
“Riteniamo urgente – aggiungono – l’avvio di un confronto serrato con l’amministrazione comunale e con le forze politiche consiliari, al netto del predominio della burocrazia comunale. L’efficientamento dei servizi non puo’ prescindere dagli investimenti per la realizzazione del polo impiantistico in Bellolampo, dalla riorganizzazione aziendale, dalla crescita professionale dei lavoratori e dalle assunzioni. Del completamento dell’annunciata ricapitalizzazione si son perse le tracce“.
“In queste ore – aggiungono i sindacati – si registra la richiesta dell’amministrazione comunale di un’ulteriore riduzione dei servizi della Rap. E’ arrivato il momento di fare chiarezza, è una evidente contraddizione quella di provare a stralciare i crediti dell’azienda, anche attraverso formulazioni transattive, imporre la rivisitazione dei servizi aziendali al ribasso, non approvare il Piano economico finanziario (Pef) sulla Tari e contestualmente disporre, quale socio unico, il raggiungimento di obiettivi di elevato profilo industriale senza un centesimo di investimento, né riconoscendo i crediti per i servizi ordinari che oggi si attestano a circa 50 milioni“.
Secondo i sindacati “l’informatizzazione dei Ccr, la costruzione dell’impianto di valorizzazione della frazione secca, dell’impianto di biometano, dell’impianto per la trasformazione dei rifiuti ingombranti, l’allargamento della raccolta differenziata all’intera città, le assunzioni di lavoratori e una nuova vera riorganizzazione societaria sono tutti temi condivisibili, ma sia chiaro che in assenza di adeguate risorse economico-finanziarie è solo ‘aria frittà“.