Un’esplosione si è verificata in una fabbrica di fuochi d’artificio a Messina, nel rione Bordonaro.
Sul posto stanno intervenendo diverse squadre dei vigili del fuoco. Un forte boato è stato udito in gran parte della zona, alla periferia centro sud della città, e una grande nube nera si è levata dalla fabbrica. Secondo le prime informazioni tre persone sarebbero rimaste ustionate, si tratta dei due proprietari della fabbrica, i fratelli Cristina e Giovanni Arigò, e la loro madre, Giuseppa.
Secondo una prima ricostruzione stavano lavorando all’interno di un piccolo bunker adibito alla miscelazione della polvere pirica quando un innesco ha probabilmente causato la deflagrazione. Le squadre dei vigili del fuoco, intanto, hanno domato il rogo che si era sviluppato all’interno della fabbrica dopo l’esplosione.
L’area dove è scoppiata la fabbrica di fuochi d’artificio, nel rione Bordonaro, è stata posta sotto sequestro, così come di tutti i locali.
Le tre persone ferite sono state ricoverate immediatamente, in gravissime condizioni, nel Policlinico di Messina, con ustioni su gran parte della superficie del corpo.
Il titolare dell’azienda, Giovanni Arigò, è stato successivamente trasferito al centro grandi ustionati di Genova; ha riportato ustioni sul 90 per cento del corpo e le sue condizioni sono definite molto gravi. Nell’esplosione sono rimaste ustionate anche la sorella di Arigò, Cristina, e la madre Giuseppe Costa