Continua il momento “no” di Rap. La società Partecipata che si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti in città è in chiara difficoltà. Le strade rimangono sporche e le periferie sono ancora sommerse di spazzatura. Dalla Regione è arrivato un piccolo salvagente, con un milione di euro inserito con un emendamento nell’ultima manovra finanziaria all’Ars. Buone notizie arrivano però sul fronte sindacale. Nella riunione iniziata alle 14 infatti, il presidente Giuseppe Todaro ha ufficializzato il ripristino del regime dei doppi turni. D’altra parte però, il Collegio dei Revisori e il ragioniere generale del Comune bacchettano l’azienda sui documenti contabili.
L’esito del vertice in Prefettura
Un quadro comunque complesso, reso ancora più complicato dalle lungaggini burocratiche che stanno rallentando le assunzioni. Fatto di cui si è parlato nel vertice appena concluso in Prefettura alla presenza del sindaco Roberto Lagalla e dell’assessore Pietro Alongi. L’esponente della Giunta si è definito “decisamente ottimista” a margine dell’incontro. L’Amministrazione ha infatti ribadito il piano che prevede l’ingresso di 46 nuovi operatori ecologici entro il 10 agosto. Subito prima della fine del mese poi dovrebbero inserirsi ulteriori 60 unità di personale. “Un passo in avanti per costruire un futuro diverso“, lo ha definito lo stesso Alongi, il quale poi ha annunciato due importanti novità. La prima riguarda i conferimenti. Il Comune ha chiesto a Rap di intraprendere una campagna pubblicitaria per sensibilizzare la cittadinanza sugli orari in cui depositare la spazzatura. La seconda interessa invece i controlli. Domani, annuncia l’assessore, è in programma una riunione alla presenza del comandante della polizia municipale Angelo Colucciello per prevedere un piano di lotta al fenomeno di migrazione dei rifiuti provenienti dalla provincia. Aggiornamenti previsti anche sull’impiantistica. A breve infatti dovrebbe essere disponibile il secondo lotto della settima vasca di Bellolampo.
Il ripristino dei doppi turni
Come sopra ricordato, il presidente di Rap Giuseppe Todaro e i rappresentanti sindacali di Cisl e Fiadel hanno concordato di ripristinare il regime dei doppi turni. Ciò per lenire gli effetti dell’emergenza rifiuti attualmente in corso. “Continuiamo ad avere fiducia nell’Amministrazione Lagalla e con senso di responsabilità verso la città siamo tornati a firmare l’accordo sul doppio turno di raccolta che merita quale immediata risposta la ricapitalizzazione della società e le assunzioni vere ed a tempo indeterminato – dichiara Cisl e Cisal in una nota -. E non ci appassiona il tema del politicamente corretto, per altre organizzazioni sindacali che in azienda sono prive di rappresentanza tra i lavoratori dichiarare che non sono d’accordo con il doppio turno di raccolta significa volere la città in ginocchio, tanto non sarebbe responsabilità loro“.
A non firmare l’accordo invece i rappresentanti di Uil e Cgil. “E’ inaudito – dicono Andrea Gottuso e Riccardo Acquado della Cgil -, a differenza nostra che siamo rimasti coerenti a non accettare i doppi turni per una spesa a coprire i salari accessori tra l’altro esaurita anzitempo, allo stesso modo notare la dichiarazione di altre “responsabili” sigle sindacali che addirittura sembrano compiacersi, in seguito alle altalenanti decisioni, delle centinaia di tonnellate di immondizia, oltre 200, tralasciate in aumento nelle ultime 48 ore! Dov’è, pertanto, questo ostentato senso di responsabilità?“.
Il parere sul rendiconto 2023
A preoccupare però è anche e soprattutto la situazione dei conti di Rap. Il bilancio 2023 si è chiuso infatti con un passivo intorno ai 10 milioni di euro, più del triplo dell’attuale capitale sociale. Il piano per ripianare i conti passa dai beni immobiliari, in particolare da Palazzo Cairoli (valutato 4,4 milioni di euro) e da 4 CCR (Basile, Minutilla, Lennon e Nicoletti, valutati anch’essi intorno ai 4 milioni). Ci sono però dei problemi “tecnici” da risolvere. A sottolinearlo è il ragioniere generale Bohuslav Basile nel parere sul rendiconto 2023 del Comune. Nell’atto firmato a fine luglio, il tecnico sostanzialmente ricorda che il Collegio sindacale di Rap “non è stato in grado di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d’esercizio 2023 di Rap“. Fatto che, secondo Basile, “solleva interrogativi significativi riguardo alla situazione finanziaria e contabile della società, richiedendo, pertanto, un’attenta indagine da parte delle autorità competenti“. Nel parere favorevole dato al rendiconto, il dirigente del Comune ricorda una serie di passaggi dei vari organi di controllo di Rap, sottolineando alcune criticità tutt’oggi in essere.
L’affondo del Collegio dei Revisori su Rap
Parole a cui si aggiungono quelle del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune. I tecnici di Palazzo delle Aquile sottolineano che “il Comune di Palermo nella qualità di socio unico deve intraprendere immediate azioni di responsabilità nei confronti della Società Partecipata Rap. Il dichiarare di non essere stati messi in grado di acquisire elementi probativi sufficienti rappresenta dichiarare una tenuta di scritture contabili inattendibili“. Secondo quanto prevede il Piano di Riequilibrio attualmente in essere al Comune di Palermo, ogni situazione di crisi dovrà essere risolta senza ricorrere a risorse proprie del Comune. In pratica, Rap dovrà imparare a camminare sulle sue gambe. Roberto Lagalla ha fissato l’asticella al prossimo 31 dicembre. Una sorta di ultimatum dato all’azienda. O si fanno passi in avanti, oppure il Comune ne trarrà le conseguenze. In tal senso, nella giornata di domani, è attesa un’audizione del presidente Giuseppe Todaro in Consiglio Comunale.