“Si vive più a lungo e si vive anche meglio, ma in valori assoluti ci si ammala di più convivendo con le malattie croniche”.
La Sicilia ha ancora qualche difficoltà a star dietro a questa trasformazione storica e alla sfida che comporta, nonostante gli investimenti e le risorse previste dal Pnrr. A dimostrarlo sono stati i dati riguardanti l’Assistenza domiciliare integrata over 65.
Non si sono raggiunti, per l’anno 2023, gli obiettivi prefissati, registrando un misero 1% emettendo a rischio i 50 milioni di euro previsti dal Pnrr. Per il 2024, però, il risultato è totalmente cambiato.
L’Assistenza domiciliare integrata
E’ un servizio vitale per coloro che affrontano malattie croniche o gravi e offre cure a domicilio permettendo ai pazienti di essere assistiti a casa mantenendo la loro routine quotidiana, circondati dalla famiglia e dagli oggetti familiari che possono apportare un senso di conforto e sicurezza oltre che migliorare la qualità della vita e favorire una pronta guarigione.
L’Investimento in questione punta ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro giugno 2026, almeno 800.000 nuovi pazienti over65.
Gli obiettivi per l’anno 2024 per la Sicilia sono di 110,080 pazienti. I fondi trasferiti alla Regione Siciliana sono 31 milioni di euro.
“Ogni anno, a partire dal 2022 al 2025 sono previsti degli incrementi rispetto a una base di partenza che era l’anno 2019. Quindi sul 2023, purtroppo, la Regione Sicilia non è riuscita a raggiungere questo incremento. A partire dall’inizio del 2024 abbiamo notato un netto miglioramento”, dice Maria Pia Randazzo, dirigente Agenas.
Oltre all’assistenza il “non raggiungimento dell’obiettivo è anche probabilmente causato dal non aver in qualche modo trasmesso i flussi integrativi che riguardano l’assistenza domiciliare in modo corretto. Perché è attraverso l’invio dei flussi informativi che noi, del livello centrale, monitoriamo il raggiungimento degli obiettivi – prosegue -. Questo evidentemente in Sicilia è stato un gap che ha prodotto questo risultato. A partire dal 2024 abbiamo già notato dei netti miglioramenti. Noi come Agenzia siamo a supporto di tutte le Asp della Regione Siciliana e siamo confidenti che nel 2024 l’obiettivo sarà pienamente raggiunto.’’
Il cambio di passo
La Regione Siciliana ha attivato una strategia con obiettivi prefissati per le Aziende ospedaliere provinciali e l’inserimento dei dati riguardanti l’Assistenza domiciliare Programmata (Adp), attività svolta dai medici di medicina generale.
In considerazione dell’attuazione del Dm 77, infatti le Asp, tra cui quella di Palermo, hanno riorganizzato il servizio di assistenza domiciliare con i più recenti orientamenti normativi ministeriali e regionali che prevedono la realizzazione di una vera assistenza sanitaria di prossimità. Ciò implica un incremento qualitativo e quantitativo delle attività assistenziali da prestare a casa, con il conseguente spostamento di prestazioni sanitarie dall’ospedale al domicilio del paziente.
Nel primo semestre del 2024 il monitoraggio dell’Assessorato regionale della salute, che attende i dati della provincia di Trapani e Caltanissetta, raggiungono un valore complessivo del 46%.
‘’E’ evidente che la carenza soprattutto di infermieri crea non poche difficoltà. Tuttavia bisogna fare uno sforzo importante affinché tutti i cittadini over 65, che sono i più fragili, siano presi correttamente in carico dal territorio, evitando ospedalizzazioni non necessarie – conclude Randazzo –. Le strategie del Dm 77 sono ad ampio raggio, proprio per la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale, che è un bene prezioso e che dobbiamo assolutamente preservare”.
Leggi anche
Assistenza domiciliare integrata over65, disastro in Sicilia e intanto saltano le risorse del Pnrr