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La ricorrenza

Fecondazione assistita, la legge compie 20 anni: in Sicilia si lavora per una banca regionale di ovuli

lunedì 19 Febbraio 2024
Giovanna Volo

Sono oltre 217mila i bambini nati grazie alla Procreazione medicalmente assistita (Pma) da quando è entrata in vigore la legge 40/2004 che compie 20 anni oggi 19 febbraio.

Il Registro nazionale della Procreazione medicalmente assistita presso l’Istituto Superiore di Sanità evidenzia che il numero dei trattamenti effettuati ogni anno è raddoppiato, così come i tassi di gravidanza, e sono aumentate fortemente anche le procedure che utilizzano embrioni crioconservati.

Nello specifico sono 109.755 i trattamenti registrati nel 2022 mentre la percentuale dei bambini nati vivi è passata dall’1,22% nel 2022 è arrivata al 4,25%. Le donne che si sottopongono a questi trattamenti, invece, sono sempre più grandi: da 34 nel 2005 a 37 nel 2022, mentre le donne over 40 superano il 30%. E’ aumentato anche l’utilizzo di gameti donati: da 246 cicli nel 2014, a 15.131 cicli nel 2022.

In Sicilia vi sono più di 30 centri che si occupano di fecondazione assistita. Sono stati effettuati circa seimila cicli con tecniche a fresco con gameti della coppia e circa cinquemila con gameti donati e sono circa duemila i bambini nati vivi.

Ma i dati potrebbero aumentare ulteriormente. A settembre, difatti, il ministro Orazio Schillaci annunciò che “a partire da gennaio 2024 ogni donna in qualunque Regione risieda potrà ricorrere alla procreazione medicalmente assistita dietro il pagamento di un ticket”.

I costi e la lotta alla denatalità

Usufruire dei cicli di Pma, quindi, non sarà solo per chi se lo può permettere economicamente. Con la legge 40/2004,  potevano accedere alla fecondazione assistita le coppie il cui reddito annuo certificato del nucleo familiare non superi euro 50.000.00, e i cui parametri clinici e di età rientrino nei range previsti dalla normativa nazionale.

Per chi, invece, ha un reddito superiore, i costi sono elevatissimi, quasi il doppio rispetto alle coppie col reddito basso. Basti pensare che la diagnosi preimpianto può variare da 1800 euro 3000 euro e un ciclo spontaneo può costare circa 2.500 euro mentre con stimolazione ovarica 4.500 euro, con donazione di gameti si può arrivare dai 3500 euro fino ai 6000.Il monitoraggio ecografico si attesta in media con un costo di 300 euro.

Nella sfida del sostegno alla natalità “c’è bisogno anche del contributo del personale sanitario, in particolare di ginecologi, ostetriche e anche di medici di medicina generale e di tutte le figure che, grazie al rapporto fiduciario con le proprie assistite, possono promuovere conoscenza e consapevolezza – dice il Ministro alla Salute -. L‘impegno è rendere sempre più sicuro il percorso nascita offrendo, tutte le indagini necessarie a un adeguato screening prenatale materno e fetale; rendendo sempre più sicuri, ma sempre più a misura di ‘coppia’, i punti nascita, offrendo parto-analgesia a chi lo richiede; generalizzando la pratica del rooming- in e introducendo l’assistenza domiciliare nel puerperio in maniera più estesa e omogenea”. 

Il Futuro

In Sicilia il Pd ha inserito nella Finanziaria la possibilità di creare una Banca regionale di Crioconservazione dei gameti femminili. La nuova struttura farà parte della Banca del cordone ombelicale. La Regione Siciliana, difatti ha scelto la struttura di Sciacca come punto di riferimento, poiché da anni è attiva per la conservazione del sangue cordonale.

“A breve avrò un incontro con l’assessore alla Salute Volo e il dirigente generale Pianificazione strategica per l’attuazione – dice il parlamentare del Pd Giovanni Burtone –. I costi sono elevati in quest’ambito, ancor di più per gli ovuli che spesso i pazienti vanno a comprare all’estero. Con questa Banca, intanto, non verranno distrutti gli ovuli che sono stati fecondati e non vengono utilizzati, poiché di solito se ne usano solo tre. Ma per la donazione servono delle norme attuative che tengano anche in considerazione la privacy, le condizione e le procedure per la fecondazione”.

Le sfide

Dal punto di vista sanitario il futuro apre nuove frontiere grazie alla tecnologia e alle nuove possibilità di modificare i geni non funzionanti per evitare patologie genetiche, ma purtroppo, nel 2024, vige ancora il divieto d’accesso alla Pma per i single e per le coppie dello stesso sesso, e il divieto di donare alla ricerca gli embrioni non idonei alla gravidanza, oltre a lottare perché si arrivi ad una legge per la gravidanza solidale per altri.

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