Rap e il suo personale in servizio. Dopo anni, l’azienda di piazzetta Cairoli è tornata finalmente ad assumere. Certo, rispetto alle previsioni originali ci sono stati meno ingressi del previsto. Ma la società Partecipata del Comune di Palermo ha invertito una tendenza negativa che andava avanti da dieci anni. Nuovi ingressi che, in questa fase, serviranno a ridurre il ricorso a straordinari e doppi turni. Una boccata d’ossigeno in un periodo difficile per l’azienda, la quale ha chiuso il bilancio 2023 con un passivo da oltre dieci milioni di euro. Ma c’è chi, fra i banchi delle opposizioni, pone domande sull’utilizzo di alcuni operai ed autisti già in servizio presso uffici tecnici di Palazzo Cairoli.
Gli anni difficili di Rap
Nel periodo che va dal 2014 fino ad inizio 2024, l‘azienda ha perso ben 1000 unità di personale. Posti parzialmente rimpinguati in questi mesi dall’arrivo dei 46 nuovi autisti, dei 2 nuovi dirigenti e dei primi 46 operatori ecologici, quest’ultimi entrati in servizio dal 10 agosto. Entro fine mese poi dovrebbero essere assunti altri 60 futuri spazzini. Nuovi ingressi che, se concretizzati, porterebbero le nuove unità a disposizione di Rap a quota 154. Non male per una falange dell’Amministrazione che, fino ad oggi, ha dovuto fare ricorso a forme di doppi turni e straordinari del personale a disposizione per contrastare l’ennesima ondata di emergenza rifiuti in città.
Operai ed autisti in alcuni uffici tecnici, interrogazione del M5S
Certamente i problemi non sono finiti. E le nuove leve non basteranno ad eliminare i problemi di personale, soprattutto alla luce del futuro avvio della fase due della raccolta differenziata in città. Un palliativo insomma, in attesa che lo scorrimento della graduatoria porti all’arrivo degli altri 200 operatori ecologici previsti dal bando. Fino ad allora, Rap dovrà stringere i denti. Ma c’è chi non è d’accordo. Fra le fila delle opposizioni è partita un’analisi ai raggi X dei 1524 dipendenti in servizio fra i ranghi della società di piazzetta Cairoli. A condurla è stato il capogruppo del M5S Antonino Randazzo, il quale in questi giorni ha presentato un’interrogazione al presidente Giuseppe Todaro a proposito di alcune figure di operai ed autisti che lavorano all’interno di alcuni uffici chiave dell’azienda.
“Lo scrivente consigliere – dice Randazzo – chiede di poter ottenere le informazioni di seguito richieste riguardante la forza lavoro aziendale e nello specifico: che tipo di attività e lavoro specifico (specificando anche il sito aziendale dove svolgono il servizio ) svolgono i 7 operai di livello 2 che sono nell’area aziendale “presidenza” e l’operaio livello 2 nell’area dello “staff di presidenza”; che tipo di attività e lavoro specifico (specificando anche il sito aziendale dove svolgono il servizio ) svolgono i 17 operai di livello 2 che sono nell’area aziendale “finanza e bilancio” e i 4 operai livello 3A op nell’area aziendale “Finanza e Bilancio””. Infine, Randazzo chiede “che tipo di attività e lavoro specifico (specificando anche il sito aziendale dove svolgono il servizio ) svolge l’operaio di livello 2 dell’area aziendale “area legale” e i 3 operai livello 3A op nell’area aziendale “area legale””.