Emergenza idrica, collegamenti marittimi tra la Sicilia e le isole minori, caro-voli e aiuti alle imprese. Sono questi alcuni dei punti contenuti all’interno della manovra di assestamento di bilancio di fine anno elaborata dal governo Schifani.
La Regione ha trovato la quadra sulla nuova manovrina. Al vertice di maggioranza di oggi pomeriggio, convocato a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, con i segretari regionali e i capigruppo dei partiti della coalizione di centrodestra, si è discusso di varie tematiche e sono stati stilati i prossimi macro-interventi. Quest’ultimi dovranno essere consolidati entro il 2024, in quanto proventi da maggiori entrate dalla riscossione da parte della Regione. Le somme dovranno dunque essere impegnate e spese entro la fine dell’anno.
Tra i temi oggetto di attenzione anche un “piano casa”, per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico nei centri storici, il rilancio della società interporto e il sostegno al settore agricolo. Nel corso del vertice, inoltre, è stata condivisa la data del 15 dicembre per le prossime consultazioni elettorali relative alle ex Province.
EMERGENZA SICCITA’
Gli occhi della Regione si posano ancora sull’emergenza idrica. E’ stata certamente un’estate complessa per la Sicilia. La morsa soffocante della siccità ha coinvolto tutte le aree dell’Isola che sono spesso ricorse a razionamenti e soluzioni alternative per sopperire le criticità.
Saranno circa tre i milioni stanziati per interventi irrigui e per la manutenzione straordinaria dei Consorzi di bonifica, mentre per la manutenzione delle reti idro-termo pluviali saranno erogati alla Protezione civile circa due milioni di euro. Focus sulla provincia Agrigentina, tra le più sofferenti. Dieci milioni, infatti, saranno destinati per avviare i lavori per il rifacimento della rete idrica di Agrigento. Si tratta di somme previste dal Fondo sviluppo e coesione, ma stanziate dalle risorse dal bilancio regionale per scongiurare un ritardo nello svolgimento dei lavori.
TRASPORTI
Due misure interesseranno da vicino il campo del trasporto aereo.
A quasi un anno dall’inizio della “battaglia” al caro-voli la Regione interviene ancora per contrastare i prezzi elevati sui biglietti aerei. Si tratta di un potenziamento di sette milioni di euro, che segue dunque gli interventi già portati a termine nel corso degli ultimi mesi.
La manovrina non farà sorridere solo i viaggiatori, ma anche i piccoli aeroporti. Agli scali di Comiso e Trapani, infatti, saranno erogati otto milioni di euro per lo svolgimento delle attività di co-marketing.
All’interno del testo non è mancato il riferimento alle Isole minori. Ai collegamenti, altro tasto dolente nel capitolo dei trasporti siciliani, saranno destinati oltre dieci milioni.
COMUNI E ATTIVITA’ SOCIALI
Disabili, trasporto alunni e rette per i minori relativi a provvedimenti dell’autorità giudiziaria: sono queste le attività sul sociale che saranno sostenute con i fondi destinate al sostegno ai Comuni. A quest’ultimi saranno destinate anche risorse per le attività di redazione di piani di programmazione urbanistica.
La dotazione complessiva degli interventi di carattere sociale si stima intorno ai venticinque milioni di euro. La metà, circa dodici-tredici milioni, saranno dedicati all’assegno di cura per i disabili gravissimi.
SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Uno dei finanziamenti più sostanziosi sarà rivolto alle imprese. La Regione ha infatti previsto una dotazione di circa venti milioni di euro. L’intervento, che verrà realizzato attraverso il Fondo Sicilia in capo all’Irfis, sarà rivolto alle imprese che realizzano attività di crescita aziendale o di aggregazione.
REGIONALI E MACCHINA AMMINISTRATIVA
Si sbroglia la matassa dei contratti dei regionali. Saranno trenta milioni le somme stanziate per i contratti collettivi di lavoro. In attesa dell’approvazione del consuntivo sono arrivati i fondi che saranno impiegati come copertura finanziaria, dopo gli ultimi adeguamenti dei contratti della pubblica amministrazione dei regionali, e dare ad ogni dipendente gli arretrati che deve percepire rispetto agli aumenti ma che non sono stati approvati ed erogati al momento della contrattazione.
Previste anche spese per il funzionamento dell’amministrazione, stanziamenti su capitoli di bilancio per la copertura finanziaria fino a fine anno.