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Nominato il Rup

Tram a Palermo, via alla procedura per l’acquisto di nuovi mezzi. Amat alle prese con il caso Ztl

lunedì 14 Ottobre 2024
Tram a Palermo, linea 4 vista dall'alto

Parte l’iter burocratico per acquistare nuove vetture per il sistema tram di Palermo. Dopo la variazione di bilancio che sostanzialmente inserisce i 17 milioni di fondi PN-Metro Plus fra le pieghe dei conti del Comune, il Capo Area dell’Ufficio Mobilità Marco Ciralli ha provveduto alla nomina del Rup (Responsabile Unico del Procedimento) che si occuperà di curare il bando e i relativi adempimenti. Si tratta di Alessandro Augello, dirigente già chiamato ad occuparsi della gestione burocratica dell’intera opera. Si tratta quindi di una estensione di competenze, necessaria a coprire il fabbisogno di mezzi necessari alle future linee che sorgeranno in città.

Secondo quanto dichiarato qualche settimana fa dall’assessore Maurizio Carta, il primo cantiere sarà quello della linea C nel mese di novembre. Poi dovrebbero arrivare i lavori per la linea B e a seguire tutti quelli previsti nella fase due (A, E1 e F). Le opere, secondo le previsioni, dovrebbero concludersi entro e non oltre il 2028. Nuove linee e nuovi mezzi vogliono dire maggiori performance del servizio. Fatto che porterebbe sollievo alle casse di Amat, società Partecipata che si occupa del trasporto pubblico locale e che vede nel tram, ad oggi, una voce di perdita sui propri bilanci. E, a proposito di servizi in passivo, l’azienda di Giuseppe Mistretta deve risolvere un’altra grana non da poco, ovvero quella sui pass ZTL.

Nuovi mezzi per il tram, nominato il Rup

Con riguardo all’acquisto di nuovi mezzi, la nomina di Alessandro Augello in qualità di Rup è stata ufficializzata il 4 ottobre attraverso una determina dirigenziale firmata dal dirigente Roberto Biondo e dal Capo Area Marco Ciralli. Un documento nel quale si ricordano le cifre base stanziate per le nuove linee del tram: 198 milioni di euro per le linee A, B e C (cifra che dovrà essere rivista al rialzo) e 481 milioni per le linee D, E, F e G (a cui si sono aggiunti altri 23 milioni per l’acquisto di nuovi mezzi). A queste risorse si sommeranno anche i 17 milioni di euro ottenuti grazie ai fondi PN-Metro Plus 2021-27. Manovra inserita fra i conti di Palazzo delle Aquile tramite la terza variazione di bilancio del 2024 e che consentirà di acquistare quattro nuovi mezzi.

Una mossa volta all’avvio dei cantieri per costruire le nuove linee. A dettare l’agenda, il 29 settembre, è stato l’assessore Maurizio Carta. Intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it, l’esponente della Giunta Lagalla ha fatto il punto della situazione.

Il progetto esecutivo della linea C e dello svincolo Einstein è stato consegnato a metà settembre ed è in corso di verifica da parte dei tencici. Prevediamo che l’inizio dei lavori possa verificarsi nel mese di novembre. E’ poi in corso di progettazione esecutiva – aggiunge Carta – anche la linea B. Il documento dovrebbe essere nella nostra disponibilità entro fine anno. Sulla prima parte della linea A invece, ovvero quella che andrà da viale Croce Rossa fino all’intersezione con la linea B, siamo in attesa di chiudere la progettazione definitiva per passare a quella esecutiva. Abbiamo chiesto al Ministero la rimodulazione della tratta, con un progetto che permetta di chiudere la rete tramviaria, consentendo così ai due tronconi esistenti di essere direttamente connessi fra loro“.

Amat e il caso Ztl

Il potenziamento dell’opera ha come obiettivo quello di rendere il tram un sistema finalmente efficiente. Al momento infatti la gestione delle tratte esistenti pesa sulle casse di Amat, generando ogni anno perdite che si ripercuotono sui bilanci. A cominciare da quello in profondo rosso del 2022, chiuso con un passivo da oltre 20 milioni di euro. E a tal proposito, l’azienda ha come principale preoccupazione quella di avviare una corposa razionalizzazionedi alcuni servizi. A cominciare dall’emissione dei pass ZTL. Dopo la richiesta di conguaglio mossa dall’Agenzia delle Entrate sull’IVA dei suddetti tagliandi, la società di via Roccazzo ha chiesto a Palazzo delle Aquile di rivedere le tariffe al rialzo.

In data 26 giugno – scrive Mistretta nella missiva inviata al Comune – è stata inviata nota per rappresentare la necessità di recuperare l’IVA sui passi validi per l’accesso in ZTL Centrale. Da quella data – aggiunge il presidente di Amat – si sono susseguite diverse interlocuzioni con l’Amministrazione che hanno determinato la procrastinazione, sino ad oggi, della soluzione all problematica posta. Stante il mantenimento inalterato del prezzo di vendita dei titolo ZTl, il mancato recupero dell’IVA su di esso genera e genererà per la scrivente Partecipata una perdita annua di circa 500.000 euro, con le naturali ripercussioni sull’Amministrazione Comunale. Si chiede pertanto fin da adesso l’autorizzazione all’incremento del 22% (pari all’imposta sul valore aggiunto) del prezzo al pubblico della tariffa dei passi per l’accesso in ZTL emessi da Amat“.

La risposta del Comune

La risposta dell’Amministrazione avviene per bocca del ragioniere generale Bohuslav Basile. Una lettera dura nella quale il dirigente ricorda ad Amat i propri obblighi.

Si rappresenta sin d’ora che qualsivoglia “interlocuzione” fosse intervenuta e/o dovesse intervenire deve necessariamente innestarsi nella direzione che siaeffettivamente scongiurato ogni effetto negativo sulla gestione societaria. AMAT, dunque, ha il divieto di produrre nuove perdite di esercizio – sottolinea Basile -, il quale inoltre ricorda che -. Occorre, pertanto, che la Società sia compulsata ad approvare un Piano industriale che dimostri la sostenibilità, in termini di margini di contribuzione positivi, di tutti i servizi resi e che risulti funzionale alla approvazione del nuovo contratto di servizio, che, lo si rammenta dovrà essere firmato entro il 31.12.2024 nel pedissequo rispetto dell’azione 14/2023 del menzionato Piano di Riequilibrio, nonché della vigente normativa in materia di affidamento dei servizi. Ogni ritardo nel percorso delineato si configura quale violazione del Piano di Riequilibrio ed espone l’Amministrazione a responsabilità anche ai sensi dell’art. 2497 c.c“.

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