Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato nelle attività di ristorazione a tutela della salute pubblica e del rispetto di tutte le norme di settore, così come disposto dal Questore di Catania. I controlli sono stati eseguiti, nel corso dell’ultimo weekend, in una nota trattoria di via Plebiscito.
Diverse le irregolarità riscontrate, sia sul piano della sicurezza sui luoghi di lavoro e della posizione dei lavoratori, sia per quanto riguarda la tracciabilità di diversi alimenti. Complessivamente, sono state comminate sanzioni per oltre 60 mila euro.
Nello specifico, il personale dell’Ispettorato del Lavoro ha verificato la mancata tracciabilità della retribuzione dei lavoratori, retribuiti in contanti, con conseguente sanzione amministrativa di 40 mila euro. Due lavoratori, invece, sono risultati sprovvisti di documentazione di assunzione, con conseguente provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e l’elevazione di una sanzione di 2500 euro. Irrogata la sanzione massima prevista di 4 mila euro per la presenza di lavoratori in nero.
Lo Spresal ha rilevato, invece, irregolarità nello spogliatoio dei dipendenti, unico anziché separato per genere, come previsto dalla normativa. In questo caso, è stata contestata una sanzione di 7500 euro.
Otto chili di pesce e preparati alimentari sono risultati privi di tracciabilità e, così come rilevato dal Corpo Forestale e dal servizio Veterinario dell’Asp, quasi un chilo di salumi è risultato scaduto per cui è scattata la sanzione di 1500 euro. Quanto rinvenuto è stato sequestrato, come l’olio servito, privo di anti rabbocco, con la relativa sanzione di 2 mila euro.
La Polizia Locale, inoltre, ha rilevato alcune criticità relative all’accensione di fuochi non autorizzata, all‘installazione abusiva di una tenda e alla mancanza di scia sanitaria relativa al deposito attiguo al locale commerciale, elevando sanzioni per complessivi 3.446 euro.