A dicembre 2024, il Comune di Palermo ha pubblicato i dati definitivi sui prezzi al consumo, tracciando un quadro articolato della dinamica inflazionistica nella città.
Gli indici elaborati dall’Ufficio Statistica tengono conto delle limitazioni regionali imposte dalle normative nazionali, evidenziando un’inflazione tendenziale moderata rispetto agli anni precedenti e un quadro economico in evoluzione.
Indice generale e variazioni principali
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) ha registrato una variazione congiunturale del -0,3%, confermando un trend di lieve contrazione rispetto al mese precedente (-0,8%).
Su base annua, invece, l’inflazione è cresciuta dell’1,1%, un dato inferiore al +1,2% di novembre, ma che consolida un andamento stabile rispetto al 2023.
Questo equilibrio riflette dinamiche divergenti tra beni e servizi: i primi segnano una variazione annua del +0,5%, trainati dai beni alimentari (+2,1%), mentre i servizi registrano un aumento più marcato del +2,3%, sostenuto dal settore dei trasporti e dai servizi culturali.
Le divisioni di spesa: settori in crescita e in calo
Analizzando le divisioni di spesa, emergono differenze significative tra le varie categorie.
In aumento: La divisione “Ricreazione, spettacoli e cultura” ha registrato un incremento congiunturale dello 0,7%, mentre le spese legate a “Bevande alcoliche e tabacchi” hanno evidenziato una crescita annua del +3,3%.
In diminuzione: Il settore “Servizi ricettivi e di ristorazione” ha subito un calo congiunturale del -2,9%, attribuibile a una riduzione della domanda durante i mesi invernali. Anche il comparto delle comunicazioni mostra una diminuzione annua del -3,4%, segnalando una contrazione nei costi associati.
Stabili: Altre categorie, come abbigliamento e calzature, non hanno evidenziato variazioni significative, mantenendo un andamento piatto.
Beni e servizi: focus sui dettagli
Tra i beni, si osserva una dinamica contrastante: da un lato, i beni energetici calano del -2,8% su base annua, grazie al rafforzamento delle energie rinnovabili e a un mercato meno volatile; dall’altro, i beni alimentari registrano un aumento significativo del +2,1%, con punte di crescita nei prodotti freschi e nei latticini.
Per i servizi, il segmento dei trasporti segna una variazione annua del +3,1%, mentre i servizi ricreativi e culturali crescono del +2,9%. Questi dati evidenziano un rinnovato interesse per attività sociali e culturali, sebbene i costi siano aumentati.
La frequenza di acquisto: le variazioni più importanti
Una prospettiva interessante è fornita dall’analisi della frequenza di acquisto:
Alta frequenza: Prodotti come alimenti, carburanti e giornali, acquistati regolarmente, hanno segnato una crescita annua dell’1,8%.
Media frequenza: Settori come abbigliamento e trasporti hanno registrato un incremento dell’1,0%.
Bassa frequenza: Beni durevoli e servizi ospedalieri mostrano un calo del -0,4%, indicando una spesa più contenuta in queste categorie.
Il confronto Palermo-Italia: inflazione in calo
A livello nazionale, Palermo si colloca in una posizione intermedia. Dopo il picco inflazionistico del dicembre 2022 (+14,6%), la città ha visto un costante rientro dei prezzi, stabilizzandosi su valori prossimi all’1% nel 2024.
Questo trend rispecchia l’andamento nazionale, ma con alcune peculiarità locali, come la maggiore crescita nei servizi ricettivi.
I dati del dicembre 2024 mostrano un quadro economico stabile, ma con tendenze settoriali eterogenee. Mentre l’inflazione rimane contenuta, a Palermo settori come i trasporti e l’alimentazione continuano a crescere, incidendo nelle abitudini di spesa e nell’economia cittadina.
Fonte dati: Prezzi al consumo – Ufficio Statistica Comune di Palermo