Si infiamma il dibattito politico sulle scuole di Palermo. In Consiglio Comunale è arrivata la tanto attesa audizione dell’assessore al Ramo Aristide Tamajo. L’esponente di Forza Italia ha fatto il punto sulla propria attività amministrativa, in particolare sullo stato dei progetti PNRR relativi alla creazione di nuovi asili nido e al restyling degli istituti scolastici già esistenti. Tamajo ha parlato per circa trenta minuti, non senza momenti di tensioni con gli esponenti del centrosinistra presenti in aula. Una volta concluso l’intervento, la presidente pro-tempore Teresa Piccione ha chiuso la seduta. Fatto che ha mandato su tutte le furie le opposizioni. Durissima la reazione di Giulia Argiroffi, la quale ha dichiarato: “Non ha risposto a nulla. Ci ha preso chiaramente in giro“.
Gli affondi delle opposizioni
Ed è proprio l’esponente di “Oso” che ha aperto la lunga serie di interventi a Sala Martorana, piazzando affondi nei confronti dell’alfiere di Forza Italia. “La povertà dell’offerta scolastica e il degrado dell’edilizia scolastica sono alla base del disastro sociale di questa città. Tutti i palermitani pagano il prezzo di una pessima gestione da parte dell’Amministrazione Comunale“, ha sottolineato Giulia Argiroffi.
A rincarare la dose Mariangela Di Gangi, consigliere comunale del PD. “Anche la mensa fa parte del tempo scuola. Avevamo contestato il fatto che il servizio non è adeguato. Ha standard troppi bassi. Lei è dovuto intervenire personalmente per migliorare la situazione. Perché l’assessore deve ridursi ad intervenire in prima persona quando c’è un appalto che dovrebbe garantire trasversalmente un servizio? Quell’appalto è nato male. Si presentò soltanto un operatore economico. Gli altri avevano ritenuto che il prezzo fissato non era congruo. Ma non si è proceduto a fare una nuova gara“.
Le critiche al piano degli asili nido
L’ex capogruppo del M5S Antonino Randazzo ha chiesto numi invece sullo stato dei cantieri su alcuni asili da realizzare a Palermo. Fra questi figura il plesso Parisi di Borgo Vecchio. Una struttura sulla quale è stata necessaria una nuova determina a causa di un errore in fase progettuale. “So che c’è stata un’audizione in commissione Bilancio – ha spiegato Randazzo in aula -. Mi riferiscono i colleghi che ci sono stati problemi su una questione relativa alla verifica di staticità. Ci sono dei tempi da rispettare imposti dal PNRR. Su questa struttura, ho letto nella scorsa settimana dell’emissione di una nuova determina a causa di un errore sulla progettazione che non teneva conto di un’area su cui vigeva un vincolo della sovrintendenza. Vorrei conoscere a che punto è l’iter amministrativo, in modo da non perdere questa importante occasione per le famiglie di Borgo Vecchio“.
Ad allargare lo spettro sulla questione invece è l’esponente del Gruppo Misto Carmelo Miceli. L’ex parlamentare però racconta poi un caso specifico, ovvero lo stallo che regna sul progetto di un nuovo plesso da realizzare in via Paruta. “Su diciotto progetti avviati per realizzare nuovi asili nido, ne risultano attivi dodici. E di cantieri aperti ce ne sono solo sette. Sulla struttura di via Paruta, i lavori sarebbero fermi perché l’area destinata al progetto è inferiore a quella necessaria. Essendo risultata inadempiente l’Amministrazione, si rischia il danno erariale“.
Piampiano: “Opposizioni non possono ignorare il lavoro di questi tre anni”
A replicare, sponda maggioranza, è il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Piampiano. “L’opposizione non può far finta che in questi tre anni non sia stato fatto nulla. L’assessore alla Scuola Aristide Tamajo ha illustrato, in maniera puntuale e dettagliata, il lavoro svolto e i risultati raggiunti, ricordando anche la situazione di profondo degrado ereditata da questa amministrazione. Non riconoscere l’impegno e gli obiettivi conseguiti in un tempo così breve significa mistificare la realtà e negare i passi avanti fatti per migliorare i servizi educativi e l’edilizia scolastica. Siamo consapevoli che molto resta ancora da fare, ma è innegabile che l’amministrazione Lagalla abbia avviato un percorso concreto per restituire alla città scuole più sicure, moderne e inclusive”.
Aristide Tamajo: “Fatto tanto, al mio insediamento situazione era critica”
Tamajo ha iniziato a parlare dopo circa un’ora dall’apertura dei lavori, una volta terminati tutti gli interventi da parte degli esponenti delle opposizioni. L’esponente di Forza Italia ha iniziato il suo intervento partendo da lontano, ovvero dall’avvio della consiliatura. “Quando mi sono insediato, ho trovato una trentina di note provenienti dalle scuole di Palermo. C’erano problemi di vario genere. Una serie innumerevoli di comunicazioni. Alcune di queste avevano diversi solleciti alle spalle. La situazione era grave. C’erano scuole mal ridotte. Sul fronte dell’assistenza specialistica per i bambini disabili, avevamo una graduatoria esaurita con più di 500 bambini rimasti scoperti. Così, ci siamo messi d’impegno per fare iniziare le procedure nei tempi corretti. Ciò al netto del fatto che mancavano gli estintori, c’erano ascensori rotti in diverse scuole e gli impianti termici avevano numerosi limiti“.
L’assessore all’Edilizia Scolastica a quel punto passa in rassegna tutti le opere portate avanti. A cominciare dall’allocazione di 3,9 milioni di euro da destinare a lavori di manutenzione straordinaria. “Abbiamo dato la possibilità ai presidi di farci sapere in che condizioni erano le scuole. Abbiamo utilizzato quelle risorse per risolvere una marea di problemi, anche attraverso gli accordi quadro fino a quel momento non sfruttati, come ad esempio il “Palermo Sud” e il “Palermo Nord”. Sul fronte degli impianti termici, ad oggi il 95% delle scuole di Palermo non hanno più difficoltà rispetto a questo tema. Abbiamo ribaltato la situazione rispetto all’inizio di questa consiliatura, anche grazie ad AMG e agli uffici. Restano problemi in quegli edifici storici che hanno bisogno di autorizzazioni particolari“.
Il commento sui progetti PNRR e le risposte ai contestatori
Buona parte dell’audizione di Aristide Tamajo ha riguardato lo stato dei progetti finanziati con fondi PNRR, buona parte relativi alla creazione di nuovi asili in città. Un discorso in cui l’esponente di Forza Italia non ha lesinato critiche ai contestatori. “Abbiamo trovato un piano predisposto dalla vecchia amministrazione. Lo abbiamo fatto nostro e stiamo cercando di portarlo avanti. Vorrei invitare qualche consigliere, che si lascia trasportare da qualche realtà locale, a riflette sul fatto che Aristide Tamajo va avanti per realizzare un asilo nido. Noi li vogliamo fare. Su via XXVII Maggio, il cantiere è stato vittima dei vandali. Ora i lavori sono ripresi con la prima gettata del solaio. Passi in avanti anche per via Laudicina. Abbiamo registrato invece difficoltà sul plesso da fare in via Altofonte. Ma stiamo lavorando per superare le criticità“.
In merito alla necessità di ricorrere ad alcune varianti urbanistiche, l’assessore è categorico. “Io mi chiamo Aristide Tamajo. Faccio politica in maniera trasparente. Di molti aspetti procedurali non so un tubo. A me interessa che vengano manutenute le scuole, che vengano dati servizi all’altezza e che i ragazzi disabili abbiano la giusta assistenza. Del resto – ha spiegato Tamajo in maniera colorita – non me ne frega niente. Lo dico chiaramente. Chi pensa di offendermi o di ledere la mia persona e il mio ruolo con delle illazioni che non hanno né capo né coda, ha sbagliato indirizzo. Io sono qua. Ricevo chiunque e parlo con chiunque. Non penso che ci sia un consigliere abbia ricevuto da me un “no”. Ho fatto pure il consigliere comunale. So perfettamente cosa significa e ammiro chi lo fa con concretezza“.