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La crisi del settore dei call center a Palermo si è fatta sentire forte in questi mesi, con Almaviva che a fronte del mancato rinnovo di alcune commesse, Sky in primo luogo, ha annunciato esuberi nel polo siciliano.
Diversi i tavoli ministeriali che si sono susseguiti, con la partecipazione anche delle istituzioni locali, ma la soluzione appare un orizzonte lontano.
Le questioni portate sul tavolo a Roma sono tante, ma non si è riusciti a trovare la quadra al Ministero del Lavoro per sostenere occupazione, sviluppo e per una nuova regolamentazione del settore che garantisca la sopravvivenza dello stesso.
Le richieste delle sigle sindacali, sottoscritte all’unanimità dalle segreterie regionali di Slc Cgil, Fist Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni, passano dal rientro dei volumi dall’estero al rispetto delle tariffe minime ministeriali, fino ad arrivare alla costituzione di un Fondo dedicato al settore dei call center e al rispetto dei contratti commerciali in termini di massima trasparenza e a garanzia dei livelli occupazionali.
In questi mesi sono state tante le iniziative intraprese per sensibilizzare la città e il mondo delle istituzioni sulla vicenda, adesso i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione. E i lavoratori aspettano risposte.