“Abbiamo detto di si perché è la sede giusta. Salvini il leader? Vedremo alle elezioni. A parte il Mes, la coalizione è d’accordo su tutto“.
Così commenta Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un’intervista a “Il Corriere della sera“.
“Dimostreremo che non siamo noi a non volere il dialogo ma loro. Andiamo per svelare il bluff” ha detto la leader di Fratelli d’Italia spiegando il perche’ ha accettato l’invito del premier a un confronto“.
Perché, dice, “ho sempre detto che non ci si doveva prestare ad una passerella da comprimari nel reality show di Conte. Poi, se il premier vuole incontrare i leader dell’opposizione nelle sedi istituzionali, si va“.
Però Meloni avverte anche: “Siamo una coalizione e ci presenteremo insieme, come e’ sempre stato. Anche il capo dello Stato quando riceve le forze politiche lascia a loro la scelta su come presentarsi, Conte invece tradisce ancora una volta la sua superbia“.
Quindi per la leader di FdI “fino a prova contraria non è lui a decidere” di voler ricevere separatamente i tre leader del centrodestra. E sulla leadership della coalizione, Meloni è altrettanto netta: Salvini, afferma, “è il leader della Lega, il partito che ha il maggior numero di consensi rilevati. Per noi il meccanismo è sempre stato meritocratico: quando arriveranno le Politiche, se vinceremo, il premier sarà chi guida la forza che avrà preso più voti. Vedremo quale“.
Uniti ma anche divisi, ad esempio sul Mes. A quest’obiezione, Meloni risponde, che “è l’unico accento veramente diverso nella nostra coalizione, vogliamo paragonarlo alle differenze tra PD e M5S?“, si chiede per poi analizzare: “La posizione di Berlusconi non modifica la mia. Il Mes per me rimane un cavallo di Troika, e il fatto che l’Europa voglia spingerci in ogni modo in quella direzione conferma i nostri sospetti. In ogni caso, nonostante una narrazione che ci vuole divisi, noi su tutto arriviamo a sintesi“, conclude la leader di Fratelli d’Italia.