Il disegno di legge arriva alla seconda commissione in Ars in merito “ai debiti fuori bilancio e successive modifiche”. Le spese riguardano l’anno del 2018, sino a marzo 2019.
“Ai sensi dell’articolo 73, comma 1 del decreto legislativo del 23 giugno 2011, l’Assemblea regionale Siciliana riconosce con legge le legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti dai casi espressamente elencati nel medesimo articolo di seguito riportato…” è la dicitura standard del documento che introduce i vari debiti fuori bilancio.
La legittimità dei debiti fuori bilancio viene certificata quando questi derivino da: “sentenze esecutive, copertura dei disavanzi di enti, società ed organismi controllati, o, comunque, dipendenti dalla Regione purché il disavanzo derivi da fatti di gestione., ricapitalizzazione nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali, delle società …procedure espropiative o di occupazione d’irgenza per opere di pubblica utilità; acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa”.
Nel ddl che contiene i debiti fuori bilancio riconosciuti dalla Regione (per un totale di circa 5 milioni di euro), proposto dall’assessore al Bilancio Gaetano Armano, contiene un capitolato di spesa che ha fatto drizzare i capelli ai deputati che fanno parte della seconda commissione: si tratta di circa 800mila euro di interessi di mora per i quali il dipartimento dei trasporti è debitore verso Trenitalia. Si legge nella nota: “Interessi moratori al 31 marzo 2013 per tardato pagamento fatture contratto di servizio 2017/2026 a causa di riduzione dotazione finanziaria Iva”.
“Qualche giorno fa non c’era il numero legale per l’eventuale approvazione per questi debiti fuori bilancio e inoltre non avevamo dati che spiegassero in maniera esaustiva perché si fosse arrivati ad una somma così ingente nei confronti di Trenitalia. I presenti hanno chiesto una relazione esaustiva prima di dare un parere. Per poter approvare una cosa del genere deve essere chiaro che non ci siano responsabilità riconducibili ad alcuno e che sono debiti fuori bilancio non causati da negligenza”, afferma a IlSicilia.it il deputato di Attiva Sicilia Sergio Tancredi.
Al momento non è stato possibile ricevere alcuna risposta da parte del dipartimento alla Mobilità e Trasporti.