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Comune di Palermo, la Cisl: “Ecco le priorità del territorio”

mercoledì 16 Settembre 2020
comune di palermo
Comune di Palermo

“Adesso è ora di pensare al futuro di questa città, ai suoi giovani, al tessuto economico che perde sempre più pezzi importanti, al rilancio dell’azione amministrativa del Comune. Prendiamo atto infatti che durante il dibattito sulla mozione di sfiducia poi bocciata dal consiglio comunale, il sindaco Orlando abbia annunciato di voler utilizzare i 18 mesi che restano del suo mandato elettorale per realizzare tutto ciò che serve davvero a questa città per rinascere, non è più tempo quindi per sterili liti politiche e per divisioni, è suonata la campanella dell’ultimo giro per provare a ridare dignità a questa città e a chi la abita”. A dichiararlo è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana dopo il no alla mozione di sfiducia al sindaco di Palermo Leoluca Orlando da parte del consiglio comunale e nei giorni che precedono la prima riunione di maggioranza annunciata per sabato prossimo dallo stesso primo cittadino.

Ci saremmo aspettati dal Sindaco anche un mea culpa rispetto al lavoro svolto fino ad oggi che, come si evince dallo stato d’animo dei cittadini non va assolutamente bene, ci saremmo aspettati un mea culpa rispetto alle attività svolte da molti assessorati, ci saremmo aspettati una analisi più dettagliata ma auspichiamo ancora che il Sindaco la farà nelle prossime riunioni di giunta specie in settori strategici per la nostra città, che hanno bisogno di uno slancio più forte e deciso e forse meno di parte attraverso il coinvolgimento di nuove risorse preparate e disponibili per un impegno per la città. Il dibattito ha fatto emergere le grosse difficoltà vissute in città, da tempo la Cisl, con gli altri sindacati confederali, chiede interventi concreti ma le nostre richieste sono sempre state disattese. Chiediamo ancora una volta di essere convocati e ascoltati. Di fatto – aggiunge La Piana – ciò che emerge è che per rilanciare davvero Palermo non c’è bisogno di un solo uomo al comando ma di una squadra composta da diverse realtà che rappresentano i tanti aspetti della nostra città, liberi da vincoli di fedeltà se non quello nei confronti del futuro di Palermo”. La Piana aggiunge: “Si è persa l’idea di futuro. Ci auguriamo che dopo l’incontro di sabato fra il sindaco e la sua maggioranza parta il confronto con la società civile, i sindacati confederali, per fare una verifica puntuale sulle cose da fare ma anche sulle prospettive future”.

Da qui le richieste del segretario generale della Cisl Palermo Trapani, La Piana: “è giunto il momento di avviare un serio piano di rilancio di tutte le partecipate, dando seguito a quanto annunciato dal Comune in passato, guardando quindi con attenzione all’interno di ciascuna prevalentemente la dinamica aziendale e gestionale; potenziare la macchina amministrativa rafforzando il decentramento trasferendo le competenze verso le Circoscrizioni e potenziando li i servizi sociali e di accoglienza nell’ottica di offrire servizi e migliorare la qualità della vita; occorre offrire prospettive ai nostri giovani dando anche a loro la possibilità di partecipare a concorsi pubblici nell’amministrazione; serve creare quelle condizioni di credibilità e di attrattività affinché anche le grandi aziende già presenti nel settore elettrico, telefonico e delle reti ma anche nel settore bancario e postale decidano di investire e lasciare aperte le sedi, serve una città che sia incubatore di nuove idee e che assieme alla Università garantisca le condizioni di qualità di vita per la ricerca e per gli insediamenti produttivi; serve assolutamente dotare gli uffici comunali di figure professionali in grado di redigere progetti esecutivi delle opere e quindi procedere con i lavori; dare risposte alle esigenze degli anziani e dei non autosufficienti, come chiesto più volte dalla nostra Federazione dei Pensionati; bisogna ripartire dalle periferie umane, esistenziali e fisiche della nostra città provando a fare interventi mirati a rendere Palermo ‘accogliente’ sia dal punto di vista delle politiche sociali rivolte ai migranti e agli ultimi, sia dal punto di vista della capacità attrattiva della città per le grandi società che vogliono investire ma che spesso per colpa del sistema burocratico lento e complesso abbandonano l’idea di farlo. Serve lavorare per rilanciare i call center settore dal quale dipendono migliaia di posti di lavoro ma al contempo serve che Palermo continui il percorso verso le innovazioni tecnologiche che la rendano all’avanguardia in Italia ed in Europa” spiega La Piana.

Un appello, quello di giungere ad azioni concrete, condiviso dalle federazioni del sindacato che si occupano delle partecipate ma anche di altri settori. “I settori del commercio e dei servizi sono in ginocchio – spiega Mimma Calabrò segretario generale Fisascat Cisl Sicilia e Palermo Trapani -, la grande distribuzione in città sta perdendo pezzi fondamentali, e aziende importanti come Carrefour, Sma Auchan, Coop, stanno abbandonando il nostro territorio,~che è soggetto a una vera e propria desertificazione. Serve allora un intervento choc da parte dell’istituzione comunale per riattivare il commercio con politiche mirate. Per Reset, il Comune mantenga gli impegni assunti con gli accordi siglati sull’aumento dell’orario dei lavoratori, invece di far presagire riduzioni orarie”.

Secondo Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia “Prima di tutto bisogna pensare all’assunzione degli autisti per Amat, lo chiediamo da molto tempo, ma soprattutto garantire all’azienda trasporti cittadina l’equilibrio economico finanziario attraverso la rivisitazione del contratto di servizio che tenga conto di nuovi costi e servizi sostenuti come quello del tram. Per Rap si attende la ricapitalizzazione, il potenziamento della piattaforma impiantistica di Bellolampo e nuove risorse umane che possano contribuire a migliorare i servizi. La pandemia ha interrotto poi il percorso virtuoso di crescita che l’aeroporto di Palermo aveva registrato negli ultimi anni sia in termini di traffico passeggeri, superata la soglia dei 7 milioni, sia in termini di nuovi investimenti infrastrutturali. Si riprenda questo percorso, occorre rivedere il modello organizzativo del gestore aeroportuale per mantenere i livelli occupazionali, proseguire gli investimenti ed essere pronti a riprendere il volo già con la prossima estate”.

Per la Funzione Pubblica della Cisl Palermo Trapani, per voce del suo segretario generale Lorenzo Geraci: “il Sindaco deve dare seguito a quanto annunciato relativamente al passaggio a full time dei lavoratori part time del Comune che sono fondamentali per il funzionamento della macchina amministrativa; su quest’ultima non è più rinviabile un’opera di sburocratizzazione per dare risposte, migliorando i servizi, ai cittadini e la riorganizzazione degli uffici; serve poi una ristrutturazione complessiva del sistema scolastico comunale ancor più con le nuove esigenze legate all’emergenza pandemica”.

Per il settore edile, il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese sollecita “la convocazione per giungere alla sigla definitiva del pre accordo sul Coime che prevede fra le altre, l’abbonamento Amat per i lavoratori, l’aumento del buono pasto, l’inquadramento previdenziale e la riqualificazione del personale. Ci auguriamo giunga presto. Inoltre, sul fronte delle opere da realizzare per rilanciare il settore edile, ribadiamo che quanto previsto dal Patto di Palermo resta ancora solo sulla carta, l’amministrazione punti alla loro realizzazione con un cronoprogramma preciso”.

Infine per il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile che interviene sulla Sispi, “durante il periodo del lockdown l’azienda ha svolto un ruolo importante, dimostrandosi fondamentale nella gestione dei servizi ‘informatici’ della città, confermando la sua importanza strategica. Non possiamo permetterci di disperdere il know how acquisito e per questo chiediamo da tempo che il Comune intervenga e investa anche in termini di risorse umane, prevedendo per tempo il giusto ricambio generazionale inserendo professionalità con competenze adeguate che possano garantire la continuità e lo sviluppo delle attività che vanno sempre più verso uno sviluppo digitale della nostra città”.

Nobile conclude: “Il settore metalmeccanico già in crisi nel nostro territorio ha dovuto subire un’ulteriore battuta d’arresto a causa dell’emergenza sanitaria. Serve allora un lavoro di coordinamento tra tutti i soggetti interessati all’industria del territorio, sfruttando anche le Zes, che partendo dalle nostre realtà possano fare da leva per proporre progetti di sviluppo”.

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