“Sono ormai trascorsi due mesi e mezzo dal sequestro dei 18 pescatori siciliani in Libia ma questi onesti lavoratori sono ancora nelle mani del generale Haftar. Sconcertante e ingiustificabile appare il comportamento del ministro Di Maio, che non ha prodotto nessun risultato utile al rilascio dei marittimi, perciò stigmatizzo il suo operato e quello della Farnesina”.
La bordata all’indirizzo del governo Conte arriva dalla senatrice Urania Papatheu. La parlamentare siciliana di Forza Italia torna a sollecitare l’esecutivo di Palazzo Chigi ad attivarsi per ottenere il rilascio immediato dei 18 marittimi di Mazara del Vallo tenuti in ostaggio in Libia dal 1 settembre scorso.
“Non c’è alcuna foto o video e nessuna prova su come stanno oggi questi nostri connazionali e le famiglie, costretta ad un presidio permanente davanti al Parlamento, vivono un dramma, abbandonati dallo Stato, prive persino del conforto di una telefonata dei loro cari”.
Da qui l’appello e la proposta della parlamentare per dare un segnale forte sulla vicenda: “Non si può tollerare che i 18 pescatori vengano tenuti prigionieri senza aver commesso alcun reato e per questo invito tutte le Istituzioni, il governo italiano, il nostro Parlamento e l’Europa ad interrompere ogni rapporto con la Libia, per solidarietà alla Sicilia e in segno di rispetto per questi pescatori.
“Si sospenda l’efficacia di qualsiasi accordo o trattato di ogni genere con la Libia, sino a quando i pescatori non saranno stati rilasciati. L’Europa sia solidale e vicina all’Italia per risolvere subito questa vicenda con il rilascio degli ostaggi”.