Debutta al Teatro Libero di Palermo, che lo produce, lo spettacolo “Prof!”, del drammaturgo belga Jean Pierre Dopagne, tradotto da Antonella Questa e diretto da Alberto Giusta.
Da giovedì 10 a sabato 12 gennaio, alle ore 21.15, si potrà assistere alla pièce che ha avuto un grande successo teatrale in Belgio, Francia, Grecia e Israele, e viene per la prima messo in scena a Palermo, con l’interpretazione di Massimo Rigo.
“Uno dei mali della nostra società – nota il regista Alberto Giusta – è la profonda superficialità con cui ci occupiamo degli esseri umani e delle vicende che li riguardano. Ci fermiamo all’apparenza delle cose e non ci innamoriamo della possibilità, invece, di andarci a fondo. Uno è così e basta, ci diciamo; ma non indaghiamo sui motivi per cui quel qualcuno è arrivato ad essere così. Il Prof di Dopagne – prosegue Giusta – analizza e denuncia i pericoli di una esistenza che non preveda la curiosità, intesa anche come passione per gli esseri umani“.
E allora come è possibile essere “prof” quando le regole del gioco non esistono più? Quando ci si trova davanti l’arroganza dei genitori e il menefreghismo maleducato ed insolente degli studenti?
Il Professore, del quale non conosciamo il nome, si trova sul palcoscenico a raccontare la sua storia in seguito ad una decisione dei Ministeri di Giustizia e di Pubblica Istruzione.
Sembrerebbe non esservi nulla di strano in questo, potrebbe apparire come un’operazione ministeriale per promuovere qualcosa sulla sicurezza a scuola, sul bullismo o qualcosa del genere ma la presenza del Ministero della Giustizia ha un’altra motivazione.
Saremo guidati dal Professore attraverso un viaggio lungo quasi tutta la sua vita: dagli insegnamenti di suo padre, all’insegnante grazie al quale imparerà ad amare la letteratura, la passione e l’entusiasmo di quando inizierà ad insegnare, la rassegnazione e lo squallore che hanno ormai pervaso i suoi colleghi, la sfacciataggine degli studenti, lo stridore assordante tra la bellezza della letteratura e del teatro, sue grandissime passioni, e la maleducazione dei ragazzi.
La contrapposizione tra l’allegra routine della sua famiglia e i suoi tormenti sempre più predominanti, fino a quel fatidico giorno del 17 Febbraio.
Informazioni su costi e disponibilità dei biglietti sul sito del Teatro.