Guarda il video in alto con le immagini registrate dai profili Facebook degli arrestati
Sono quindici le persone arrestate dai Carabinieri del R.O.S. di Palermo, che stamattina all’alba hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare nelle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia, su disposizione della Dda del capoluogo siciliano.
Gli arrestati, sono quasi tutti tunisini, ma c’è anche un marocchino e due palermitani: nei loro confronti le accuse sono di istigazione a commettere delitti in materia di terrorismo, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ingresso illegale di migranti nel territorio nazionale ed esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria.
Il capo dell’organizzazione, un tunisino, istigava al terrorismo, invocava la morte in nome di Allah e faceva apologia dello Stato islamico. Sul suo profilo Facebook sono state trovate video e foto che inneggiavano all’Isis e con immagini di decapitazioni. Sul social video di esecuzioni e di propaganda per andare a combattere in Siria.
L’organizzazione criminale gestiva viaggi a bordo di natanti veloci di piccoli gruppi di migranti tra la Tunisia e l’Italia. Per arrivare in Sicilia dalla Tunisia si sarebbe pagato circa 1.500 euro, mentre chi era ricercato nel Paese nordafricano per vari reati (anche legati al terrorismo), avrebbe pagato fino al doppio.
A far prendere le mosse all’indagine un pentito che detenuto a Genova avrebbe detto agli inquirenti di voler collaborare con la giustizia per scongiurare che ci si ritrovi in Italia un esercito di kamikaze pronti a farsi uccidere. Molti fra gli arrestati vivono fra Marsala, Palermo, Erice e Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Gery Ferrara e Claudia Ferrari.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
Questi i fermati su ordine della Dda di Palermo che ha scoperto una organizzazione criminale che gestiva viaggi di migranti tra la Tunisia e la Sicilia: Monti Ltaief, 47 anni, tunisino, Aymen Ouafi, tunisino, 34 anni, Noureddine Jallali, tunisini, 47 anni, Mohamed El Kouch, marocchino, 29 anni, Hassen Fadhlaoui, tunisino, 27 anni, Michele Mercurio, palermitano, 62 anni e Salvatore Sutera, palermitano, 56 anni.
Altri sette indagati risultano latitanti.