Si svolgerà il 19 gennaio presso l’oratorio di Santa Cita, a Palermo, il concerto, organizzato da MusicaMente, con le composizioni di Johann Sebastian Bach. A partire dalle 21, si esibiranno Victoria Melik, violino barocco, e Basilio Timpanaro, clavicembalo.
Le sei Sonate per violino e cembalo BWV 1016-1019, composte da Bach negli anni di Cöthen (1717-23), costituiscono uno di quei cicli organici (ciascuno di sei brani) in ognuno dei quali il musicista compie una esaustiva esplorazione delle potenzialità tecniche ed espressive di uno strumento o di un gruppo di strumenti.
In particolare, a differenza della tradizionale sonata barocca per violino e basso continuo in cui è lo strumento ad arco a svolgere la funzione solistica, nelle sei Sonate BWV 1016-1019 Bach crea, per primo, la Sonata per cembalo obbligato o concertato, una struttura musicale moderna in cui alla mano destra del cembalo viene affidata una parte già scritta per esteso, a differenza del basso continuo, con funzione solistica alla pari del violino. Il risultato complessivo è simile ad una triosonata, in cui la parte “obbligata” della mano destra sostituisce un secondo strumento melodico.
Queste sonate possono certamente essere annoverate “tra i più alti capolavori strumentali bachiani”, come già riconosceva J.N. Forkel nella sua fondamentale biografia dell’Autore (1802), aggiungendo che “la parte di violino richiede un vero Maestro; Bach conosceva le potenzialità dello strumento e le ha risparmiate così poco così come ha fatto con quelle del cembalo”.
Accanto alle sei sonate per violino e cembalo concertato Bach ne scrisse due (una terza, la BWV 1020, è invece ormai attribuita con certezza al figlio Carl Ph. E.), per violino e basso continuo; si tratta di due perle musicali altrettanto sublimi, per quanto spesso trascurate a vantaggio delle sei “sorelle” più conosciute, di cui ascolteremo stasera quella in mi minore (BWV 1023).
Il costo dei biglietti per lo spettacolo ammonta a 12 euro, 8 quello ridotto.