“Il sacrificio dell’assistente capo della Polizia stradale, Angelo Spadaro, non deve rimanere vano. Adesso più che mai, dare autostrade più sicure ai cittadini è un dovere morale. Occorre un impegno straordinario e concreto da parte di tutti, ciascuno per il proprio ruolo”.
Il monito arriva dalla senatrice siciliana di Forza Italia, Urania Papatheu che interviene sulla questione della sicurezza delle autostrade siciliane ed in particolare della A18 Messina-Catania dopo il tragico incidente costato la vita a tre persone, all’assistente capo della Polizia stradale, Angelo Spadaro, 55enne di Santa Teresa di Riva, a Salvatore Caschetto, autotrasportatore 42enne di Rosolini e all’81enne calabrese Rosa Biviera.
Sull’incidente avvenuto la notte tra lunedì e martedì sull’A18 Catania-Messina, all’altezza di Itala, la Procura della Repubblica di Messina sta lavorando per accertare la dinamica e le eventuali responsabilità e sono stati intanto iscritti nel registro degli indagati tre uomini accusati di omicidio stradale e disastro colposo in concorso: un uomo di 33 anni di Comiso alla guida dell’autoarticolato che ha disseminato olio sull’asfalto da Itala fino a Messina, un 43enne di Catania che con il proprio mezzo ha travolto Spadaro e un 28 enne il cui autotreno ha investito e ucciso Caschetto.
E sul drammatico episodio che ripropone e amplifica in termini esponenziali in primo piano la problematica dell’inadeguato livello di sicurezza in A18, la sen. Papatheu pone riflessioni e interrogativi: “Non si può non prendere atto, una volta di più, del degrado in cui versano le autostrade siciliane, a partire dalla A18, dove la gente ha paura e teme per la propria incolumità. Va dato atto, ad onore del vero, all’assessore Marco Falcone di aver avviato una serie di interventi atti a migliorare la situazione, a fronte del disastro che l’attuale Governo regionale ha ereditato”.
“La A18 Messina-Catania però non può rimanere così, tra continue interruzioni e cambi di carreggiata. La Regione sta facendo la sua parte, ma lo stesso deve fare anche il Governo nazionale mettendo a disposizione ulteriori risorse a disposizione per tutti quegli interventi indispensabili a garantire la percorribilità in sicurezza della sede autostradale. Il sacrificio di Spadaro, valoroso servitore dello Stato, e la tragica fine anche delle altre vittime dell’incidente in A18, al pari delle altre persone che hanno avuto incidenti già in precedenza nella stessa autostrada, devono spingerci tutti ad una riflessione: così non si può più continuare”.
“Al cospetto di un’emergenza come questa – continua Papatheu – si ha il dovere morale di imprimere una svolta tangibile di sicurezza. E’ del tutto evidente che non bastano più gli slogan e le promesse e nemmeno gli interventi tampone. Il Governo nazionale deve dimostrare se intende realmente aiutare la Sicilia”.
“Nei prossimi giorni porterò l’argomento in Parlamento all’attenzione del Ministro del Sud, Barbara Lezzi, chiedendole quali iniziative riterrà opportuno porre in essere a sostegno del Governo regionale sulla rete autostradale siciliana. In un Paese dove c’è ancora chi si permette persino il “lusso” di offendere noi meridionali e siciliani definendoci “terroni” è arrivato il momento di fare chiarezza e dare risposte. Vogliamo vedere se ci sarà un giusto ed equo approccio morale ed istituzionale o se invece avremo una volta di più l’ennesima riprova che in Italia si fanno due pesi e due misure tra Nord e Sud”.