“Perché uccidere le donne? Alla vigilia della festa delle donne abbiamo dovuto assistere ad un altro episodio di femminicidio, all’ennesimo atto di criminale violenza sulle donne: stavolta è toccato alla trentenne Alessandra Musarra di Santa Lucia sopra Contesse, villaggio popolare della periferia di Messina. Non è ammissibile che prosegua questa mattanza“. Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, commenta l’ennesimo caso di femminicidio, che stavolta ha interessato la Città dello Stretto.
Christian Ioppolo, 26 anni, ha ammesso di avere ucciso la fidanzata di 28 anni, Alessandra Immacolata Musarra, trovata morta nel letto della propria abitazione. Ioppolo, ha confessato di essere lui l’assassino dopo un lungo interrogatorio in Questura, confermando i sospetti degli inquirenti. Il giovane ha detto di avere agito per gelosia.
“Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di femminicidio, consumato dal fidanzato che ha pestato a sangue fino alla morte la povera Alessandra. Non c’è dubbio che in questi momenti prevale in certi uomini quel senso di inferiorità da colmare con il gesto estremo del femminicidio. Oggi e domani le bandiere di Palazzo Zanca sventoleranno a mezz’asta in segno di lutto. Non ci resta che pregare per Alessandra ed i suoi cari con la speranza che certi uomini sfoghino il loro senso di inferiorità rispetto alla donna con altri gesti ed altre forme compensative delle proprie psicosi”.
LEGGI ANCHE:
Donna trovata morta a Messina, il fidanzato confessa l’omicidio