“Non piegheremo la schiena ad atti di prepotenza che giustificano l’abbandono in cui versano i nostri territori a causa dell’abbandono dello Stato. Abbiamo il diritto di ricevere ciò che ci spetta per ripianare il disavanzo del 2018 e programmare gli investimenti del prossimo triennio”.
Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che così invita non solo i sindaci ma anche tutti i dipendenti della città metropolitana, i dirigenti scolastici, gli studenti, i sindacati, le associazioni di categoria e il popolo della città e della provincia di Messina alla “Marcia della dignità” del 1 maggio.
“Domani – spiega il primo cittadino di Messina – con la marcia dei tanti sindaci che sosterranno la mia iniziativa, interromperemo l’assordante silenzio sui finanziamenti statali destinati alle ex province siciliane. Riuniti alle ore 9 in Piazza Antonello a Messina, protesteremo sino alla Prefettura, in cui consegnerò la mia fascia di sindaco della Città metropolitana e mi auto-sospenderò dalle funzioni”.
“Vogliamo dare un segnale forte, che può e deve essere da stimolo per il rilancio della nostra economia. In tale ottica – conclude De Luca – consapevoli che dobbiamo rimboccarci le maniche, domani alle ore 19 a Rodi Milici, presso la piazza Stancanelli, ho promosso un incontro dal titolo: “Lavoro, sviluppo e Legalità” nel quale oltre a me e al Sindaco, Alberto Eugenio, interverranno il deputato di Forza Italia all’Assemblea regionale, on. Tommaso Calderone e la candidata al Parlamento Europeo, Dafne Musolino”.