“Ma è normale far politica insultando l’avversario? Quello che ha fatto Gianfranco Micciché e i suoi sodali di FI, è l’ennesima perla contro la Lega. Prenderci per buzzurri, accusandoci delle cose più assurde è diventato ormai un refrain per il coordinatore siciliano di Forza Italia, ormai diventato talmente nervoso per il crollo del suo partito, da non rendersi nemmeno conto delle sciocchezze che dice”. Esordisce così Alessandro Pagano, vice capogruppo della Lega alla Camera.
“Per la cronaca e a vantaggio degli stupefatti cittadini siciliani scandalizzati dai toni e dal linguaggio usato da Forza Italia contro la Lega, ricordiamo che il sottosegretario del ministero delle politiche agricole Franco Manzato, è stato corretto e diligente stabilendo che le quote della Tonnara di Favignana fossero 14 tonnellate l’anno”.
“Se non ci fosse stato questo nostro bravissimo ed educatissimo uomo di governo, Favignana oggi non avrebbe avuto quote di tonno, perché l’anno scorso la stessa tonnara si era fermata a sole 2 ton. di pescato. Quindi grazie all’incisiva azione di governo di noi ‘buzzurri leghisti’ vi è stato un incremento di quote rispetto al passato, senza contare la possibilità che vi possono essere altri ulteriori trasferimenti di quote da parte di altre tonnare, così come previsto dallo stesso decreto”.
“È evidente quindi, è non bisogna essere scienziati della materia, che il governo nazionale sta rilanciando il settore, in una Sicilia finora abbandonata dai suoi precedenti governanti in un contesto di Europa che ha dato pessime regole a cui attenersi. Dispiace questa brutta figura di Micciche al quale evidentemente il rancore verso la Lega gli ha messo le fette di salame agli occhi”.
“Da parte nostra possiamo tranquillizzare l’opinione pubblica che la Lega è di altra pasta e all’istintivo quanto disinformato Gianfranco, inviamo abbracci e sorrisi, perché noi – conclude Pagano – abbiamo rispetto verso di lui non fosse altro perché ha fatto la storia della politica siciliana oltre 25 anni fa anche se oggi purtroppo mostra il segno del suo declino tanto irreversibile quanto definitivo”.