Il 5 luglio è arrivata la decisione dell’assessorato al Territorio e ambiente della Regione Siciliana di autorizzare il permesso di ricerca di idrocarburi presentato dalla ditta Maurel et Prom Italia srl. Il permesso riguarda una ricerca su un’area di 660,37 km nelle provincie di Siracusa, Ragusa e Catania. Le trivelle potrebbero intereressare la Val di Noto e altri territori di bellezza inestimabile.
La popolazione di Siracusa, il comitato No Triv, e varie personalità come l’assessore comunale Fabio Granata sono contrari a queste autorizzazioni che potrebbero portare a delle vere e proprie trivellazioni.
Fabio Granata lancia un appello al governatore Musumeci per dire No alle trivellazioni a Siracusa in territori del patrimonio dell’Unesco.
“Bisogna bloccare queste operazioni propedeutiche alle trivellazioni. Tra l’altro questa società anche se con soci differenti è stata già bloccata nel 2005. Sembra una storia paradossale. Proprio per questo, faccio un appello al governatore Musumeci affinché blocchi e revochi subito le autorizzazioni a nuove trivellazioni per idrocarburi in territori Unesco del Sudest. Da tempo abbiamo scelto con decisione un modello economico fondato sul turismo culturale e naturalistico e sulla agricoltura biologica e la viticoltura di eccellenza. Sono molto speranzoso che il governatore possa accogliere il mio appello”. Racconta a IlSicilia.it l’assessore Granata.
Proprio il presidente Musumeci, nel 2016, fianco a fianco a Granata durante il referendum nazionale contro le trivelle aveva presentato all’Ars, nella scorsa legislatura, il Comitato #labellezzanonsitrivella.
“Intendiamo dare un contributo decisivo, attraverso il nostro impegno concreto, alla salvaguardia del nostro mare, anche come atto politico di reazione al vergognoso appiattimento di Crocetta e del suo Governo agli interessi delle società petrolifere” dichiarava Musumeci nel 2016.