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“Ancora una volta Mazara del Vallo si fa notare per il mancato rispetto dei principi di lealtà, trasparenza e legalità della sua Amministrazione Comunale verso l’intera comunità mazarese”, così esordisce Giorgio Randazzo, Consigliere Comunale della Lega in Mazara del Vallo che ha posto in essere una intensa attività di controllo e accesso agli atti da cui è emersa una realtà di cui l’attuale Amministrazione Comunale non può andar fiera. “Alla già nota questione della inutile creazione di piccoli privilegi come la storia dei pass lasciapassare per il transito e la sosta nella ZTL di tutta la Giunta Quinci, si aggiunte un quadro agghiacciante. Mentre il Sindaco Quinci rende noto che la popolazione mazarese, circa l’80%, non paga i tributi comunali come la TARI, il canone idrico e l’IMU e preannuncia le azioni di riscossione, si scopre che egli stesso e gli Assessori Billardello, Giacalone, Reina e Agate risulterebbero morosi proprio in riguardo alla TARI e al canone idrico ”, poi continua Randazzo, “a mio parere si è già spezzato il legame fiduciario che deve necessariamente esserci tra il popolo di una Città e l’Amministrazione pubblica che lo amministra e già questo basta per chiede le immediate dimissioni del Sindaco”.
Il D.lgs 267/2000 e la L.R. n.31/1986 prevedono che gli amministratori comunali morosi dei tributi comunali o debiti in genere verso il Comune amministrato non possono ricoprire l’incarico elettorale pena la decadenza. “A questo punto non emerge solo il mancato rispetto delle norme del D.lgs 267/2000 e della L.R. Sicilia n.31/1986 che determinano la decadenza del Sindaco e dei suoi Assessori, ma fa emergere un altro aspetto importante che è quello delle mendaci dichiarazioni rese dagli stessi al momento dell’ insediamento nelle quali dichiarano di essere compatibili”.
Conclude Randazzo: “Come Consigliere Comunale della Lega, insieme al partito che rappresento e che è perfettamente informato sulla vicenda, chiediamo al Sindaco e alla sua Giunta di chiarire la propria posizione, e qualora fosse confermata, di dimettersi senza aspettare le verifiche di compatibilità che abbiamo pure chiesto al Segretario Generale e all’Assessorato Enti Locali della Regione Sicilia non solo per la posizione di morosità ma anche per il ruolo di ex Direttore dell’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Marsala del Sindaco al momento dell’elezione. Abbiamo presentato al Consiglio Comunale una mozione in cui chiediamo anche all’intero Consiglio Comunale di riscontrare il tutto e assumersi le giuste responsabilità, come abbiamo anche informato la Procura della Repubblica e la Prefettura dell’intera situazione.”