Disco verde alla ristrutturazione e rilancio in vista con aumento di capitale di 5 milioni di euro per l’Amam. E’ stato approvato a Messina il bilancio 2018 della partecipata e deliberata la ricapitalizzazione di un ente che nell’ultimo ventennio aveva accumulato il dato record – e relativi crediti – di 119 milioni di euro di acqua non pagata, con 92 mila morosi.
“A causa dei crediti farlocchi e dei debiti consistenti per non aver pagato i fornitori negli anni scorsi, Amam – spiega il sindaco Cateno De Luca – era sull’orlo della liquidazione. Oggi finalmente è stato possibile approvare il bilancio 2018 ripianato il passivo derivante dalla svalutazione dei crediti dovuta alle scelte scellerata del passato. Azzerando il credito che il Comune di Messina vantava nei confronti di Amam di circa 7 milioni di euro è stato possibile quindi approvare il bilancio senza perdite. Si è deciso di restituire anche gli utili che Amam aveva già versato al comune appianando anche quelli di previsione derivati dalle illecite scelte del precedente piano di riequilibrio finanziario”.
“Inoltre, proprio per il ruolo che Amam deve avere nell’ottica di gestione complessiva dell’ambito della provincia di Messina – continua De Luca -, abbiamo deciso di ricapitalizzare con 5 milioni di euro l’azienda a fronte dei compiti che deve svolgere nella gestione del Servizio idrico. Con queste risorse Amam si potrà occupare anche della gestione delle acque bianche per risolvere i problemi che si verificano ad ogni pioggia nella Città di Messina e sostenere gli ingenti investimenti per la ricerca idrica e la riqualificazione della rete di distribuzione con la messa a regime del serbatoio Montesanto”.
Sempre in tema di partecipate, nella stessa giornata a Messina si è tenuta anche l’assemblea dei soci di Atm Spa. “Noi andiamo avanti e non ci fermiamo – ha detto De Luca -. Chi vuol interrompere un pubblico servizio e causare altro danno erariale se ne assumerà la responsabilità”. Oggi l’assemblea ha compiuto, in sostanza, un ulteriore ed importante passo avanti verso l’effettivo avvio di una nuova stagione del trasporto pubblico a Messina. “Abbiamo deliberato – ha spiegato il primo cittadino – di dotare la nuova società di un capitale di 4 milioni di euro per consentirle di sostenere i costi della fase di start up. Ripartire con la sufficiente autonomia operativa è il modo migliore per non ripetere gli errori del passato”.