Non condividono le ripartizioni dell’incremento delle quote di tonno rosso predisposte, e ancora non approvate, dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Per questo le organizzazioni dei pescatori siciliani si sono oggi riunite in seno al Consiglio regionale della Pesca, al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’agricoltura, Edy Bandiera, e il direttore generale del Dipartimento della Pesca Mediterranea, Dario Cartabellotta.
Lo stesso assessore è stato incaricato dalla giunta regionale di farsi portavoce presso il Ministero di un’ipotesi di suddivisione, che tenga conto delle esigenze più volte formulate dai pescatori in molti incontri territoriali. In particolare i pescatori chiedono che il 60% delle quote venga destinato alla pesca accidentale, il 20% distribuito in parti uguali ai palangari assegnatari di quota e il restante 20% agli altri sistemi di pesca.
Alcuni giorni fa Bandiera aveva pubblicamente chiesto al governo nazionale di rivedere lo schema di decreto, mentre oggi ha fatto sapere di essere disposto ad impugnarlo nel caso in cui non dovessero essere accolte le osservazioni presentate dalla Regione. “Riteniamo che ciò che accade dall’anno 2000 sia fortemente sperequativo e penalizzi in maniera forte la pesca siciliana”. La ripartizione di queste ulteriori quote, spiega Bandiera, il cui valore oscilla dai 10 milioni, se il pescato viene venduto nel mercato nazionale, ai 100 milioni, se viene venduto in Giappone, “doveva essere l’occasione per riequilibrare il sistema che oggi vede privilegiata la pesca di altre aree del Paese”.
Nel corso del Consiglio si è parlato anche delle pesche speciali, ovvero quella del cicirello e del rossetto. L’assessore, a tal proposito, ha riferito che entro la metà di marzo provvederà ad emanare il decreto per consentire la pesca sperimentale. “Siamo molto soddisfatti – ha detto Nino Accetta, Presidente di Federcoopesca Sicilia – degli impegni presi dall’Assessore Edy Bandiera e da tutta la Giunta di Governo Siciliana, e siamo oltremodo soddisfatti del fattivo interesse dimostrato nei confronti della categoria”.