La Banca popolare Sant’Angelo avvia il piano di rilancio. Lo ha annunciato il neopresidente Pietro Busetta ribadendo il suo impegno “per rafforzare l’unica banca oggi rimasta, insieme alla Popolare di Ragusa, con sede in Sicilia”.
Il piano prevede la copertura e il successivo smaltimento delle sofferenze che “Allineerà l’istituto di credito alle medie di copertura delle banche less significant e agli indirizzi della vigilanza, in maniera tale da evitare future perdite e ridurre il portafoglio dei crediti deteriorati”, spiega Busetta.
Contestualmente è stato avviato l’accesso al fondo esuberi per 16 dipendenti e l’efficientamento della rete operativa con la chiusura di 3 filiali su Palermo, procedendo nel bilancio 2017 alla svalutazione dell’avviamento per evitare ripercussioni sul prossimo esercizio.
“Dopo la forte crescita degli utili registrata sia nel 2014 che nel 2015 – aggiunge il direttore generale Ines Curella – e il 2016 chiuso in perdita servirà un ulteriore sacrificio sul bilancio 2017 per consentire alla banca di rilanciarsi nel 2018″.
Busetta , inoltre, sottolinea che “La banca nonostante questa corposa operazione di riduzione dei crediti deteriorati, continuerà a mantenere requisiti patrimoniali allineati alle medie del sistema delle banche similari, nonché al di sopra di quelli specifici fissati da Banca d’Italia”.