Strade separate ma fair play politico, legalità e trasparenza, e niente attacchi tra i due: eccolo il “Patto per Messina”, ufficialmente sancito da Dino Bramanti e Cateno De Luca in vista della campagna elettorale che li vedrà entrambi candidati alla poltrona di primo cittadino di Messina. L’intesa raggiunta è una convergenza di intenti e di programmi, sottoscritta nel corso di una conferenza stampa congiunta che ha deluso le attese di chi ipotizzava addirittura un fantasioso ticket con la clamorosa rinuncia di uno dei due alla nomination, mentre è stata confermata la previsione di coloro che ipotizzavano la non belligeranza tra i due candidati.
Il patto tra Bramanti e De Luca sarà caratterizzato da cinque punti: 1) Condurre una campagna elettorale nel rispetto reciproco, del buon senso civico, nello spirito del confronto democratico e nell’interesse di Messina e dei messinesi; 2) Entrambi i candidati si asterranno da considerazioni di carattere personale o professionale, ritenendo indispensabile e fondamentale focalizzare l’attenzione degli elettori sul contenuto dei rispettivi programmi elettorali; 3) Rispettare il patto secondo i principi di trasparenza, legalità e nel rispetto del fair play elettorale nel superiore interesse nei confronti dei cittadini; 4) Entrambi i candidati si impegnano per tutto il periodo elettorale a rispettare il contenuto del presente accordo; 5) Sulla base di quanto riportato, i candidati vivranno un confronto costruttivo, trasparente ed aperto a tutti i contributi che da entrambe le parti potranno pervenire.
Al termine del confronto partecipato che si articolerà con modalità e tempi da definire – hanno comunicato De Luca e Bramanti – saranno resi noti pubblicamente i contenuti e l’esito di questo metodo che ha come finalità la risoluzione dei problemi urgenti di Messina e dei messinesi.
“Molti hanno atteso questo incontro e qualcuno pensava ci fossero delle verità nascoste o qualche asso nella manica da tirare fuori ma noi abbiamo fatto in realtà una cosa strana e inusuale. Siamo due candidati entrambi in corsa e che andranno per la propria strada, stiamo facendo in modo anche anomalo un ragionamento politico di confronto, considerando entrambi questo momento più che mai cruciale per la città. E’ difficile persino avere l’acqua nelle abitazioni e portare i bambini a scuola in dei plessi sicuri. Noi candidati avvertiamo questo stimolo a dover fare di più per risolvere i problemi di Messina”, ha dichiarato Bramanti.
“Questo patto – ha detto De Luca – è un’opportunità che offriamo alla città insieme a Dino (Bramanti) e vogliamo distinguerci da avversari leale e non da nemici. La città è stanca e non può più essere gestita con la logica delle “bande armate”. Noi siamo in competizione e continueremo ad esserlo ma senza nessuna volgarità. Tra noi due c’è sicuramente il prossimo sindaco di Messina, sono convinto che andremo noi due al ballottaggio e vogliamo evidenziare con un confronto sereno e corretto i nostri programmi. “Questa città è stata governata da tutto l’arco costituzionale negli ultimi 20 anni ma la musica non è cambiata, i risultati sono evidenti e disastrosi”, ha aggiunto il deputato, rimarcando che “né De Luca né Bramanti intende ritirarsi”.
De Luca ha anche lanciato frecciate al candidato dei Cinque Stelle, Gaetano Sciacca (“ha detto in mia assenza che forse ho trovato per me il giusto neurologo ma probabilmente mi curerò e migliorerò“) e al candidato del centrosinistra Antonio Saitta (“lo invito a spiegare alla città con quali mezzi e strumenti vorrebbe cambiare la città”).
“L’unica cosa su cui non sono d’accordo con Cateno (De Luca) – ha concluso Bramanti – è il discorso sul ballottaggi, che credo non ci sarà. Io penso di vincere al primo turno. Oggi faccio ancora il medico e assisto i miei pazienti e spero di trovare adesso la cura per la mia città, bisognerà lavorare intensamente e con un moderno approccio alla politica”.